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Venerdì, 26 Aprile 2024
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“Torino in rivolta contro la sindaca”, l’inchiesta del Guardian sulla nostra città

Il reportage sul quotidiano britannico

“Come Torino si è rivoltata contro il suo sindaco del Movimento 5 Stelle”. Questo il titolo del lungo articolo che The Guardian, storico quotidiano inglese vicino ai laburisti, ha dedicato alla sindaca Chiara Appendino e al suo rapporto con i torinesi. Un reportage che non fa sconti, riportando diverse criticità della giunta che amministra la città, tra incidenti, promesse disattese e un rapporto sempre più conflittuale con la cittadinanza.

Le parole del Guardian

“In apparenza, poco è cambiato nell’elegante città del nord Italia da quando Chiara Appendino, del Movimento 5 stelle, è diventata sindaca di Torino nel giugno 2016, scacciando un’amministrazione di centrosinistra che aveva sorvegliato la trasformazione della città nei due decenni precedenti” inizia l’articolo firmato da Angela Giuffrida.

Ma, al di là delle apparenze, emergono le difficoltà, riportate dalle parole di alcuni torinesi intervistati. Come l’architetto Pietro Occhetto, secondo cui “c’è una netta sensazione, anche tra coloro che hanno votato Appendino, che Torino sia oggi una città che non viene più gestita”. O come il presidente della circoscrizione 1 Massimo Guerrini, che cita l’incontro con la cittadinanza disertato recentemente dalla sindaca: “Le persone erano furiose. Non ho mai visto un tale distacco tra amministrazione e cittadini”.

L’articolo del Guardian traccia poi un parallelo con la sindaca di Roma, Virginia Raggi, riferendo di come a differenza dell’Urbe a Torino i primi mesi di amministrazione a 5 stelle avevano raccolto il consenso popolare.

La fine della "luna di miele"

“Ma la luna di miele si è bruscamente interrotta quando, a giugno , una donna è morta e 1500 persone sono rimaste ferite in occasione della proiezione della finale di Champions della Juve proiettata in piazza San Carlo” prosegue l’inchiesta britannica, citando il passato di Appendino come dipendente della Juve e il suo viaggio a Cardiff per la serata della finale persa contro il Real Madrid. “E ora è tra i 20 indagati per omicidio e negligenza”.

Non solo piazza San Carlo: come riporta il Guardian, i rapporti complicati con la cittadinanza derivano anche dalle promesse fatte in campagna elettorale e disattese dai fatti. Vengono citati il caso dello sgombero dell’ex villaggio olimpico, i progetti per le periferie, le preoccupazioni dei commercianti del centro per la nuova ZTL, i tagli alla cultura, e l’aumento di permessi per la costruzione di centri commerciali.

“C’è una mancanza di esperienza che diventa arroganza” dice ancora Guerrini “impongono le loro soluzioni e pensano di avere ragione, ma devono ascoltare la gente e dare loro speranza per lavorare in futuro”. Se in centro le cose non vanno per il meglio, prosegue il Guardian, non va meglio alle Vallette, come spiega Thomas Lussi del comitato dei residenti: “Qui il 60% ha votato Appendino. Era un voto di protesta, perché ci sentivamo abbandonati dai politici tradizionali che pensavano solo al centro. Ma non è cambiato nulla e ci sentiamo dimenticati”.

Il Guardian riporta anche la versione della sindaca, secondo cui gli incontri con la cittadinanza sono stati sospesi per la campagna elettorale per le elezioni politiche del 4 marzo; così come si ricordano i debiti in bilancio, con la stessa Appendino che spiega “Se non hai fondi solidi, non puoi fare nulla”.

Il Guardian riconosce alla giunta m5s di aver effettivamente mantenuto la promessa di ridurre i costi dello staff, e riferisce le parole della sindaca secondo cui investimenti e turismo dimostrano che “la città sta ripartendo, e non lo dico io ma i dati”. Tuttavia, l’articolo si conclude con l’ultima promessa della sindaca, quella sull’intenzione di non ricandidarsi alle prossime amministrative: “arrivare viva alla fine di questo mandato sarebbe già un successo”. 

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