A meno di 100 giorni dal voto per le elezioni comunali di Torino il Movimento 5 Stelle non ha ancora individuato il candidato sindaco che dovrà tentare di portare avanti il lavoro svolto negli ultimi cinque anni da Chiara Appendino. A determinare lo stallo il conflitto interno al movimento tra il fondatore Beppe Grillo e tra Giuseppe Conte, l'ex Presidente del Consiglio che dovrebbe dare nuova forma al movimento stesso. Nulla però al momento è certo. 

Paradossalmente dall'attuale maggioranza in Comune potrebbero essere presentati addirittura due candidati, questo potrebbe capitare se il Movimento 5 Stelle dovesse andare alla scissione. "Stiamo lavorando da settimane per una sintesi, quindi credo che l'obiettivo di tutti sia avere un candidato unico e certamente non dividerci", spiega la sindaca Chiara Appendino. 

Il momento però è delicato: "Al momento non ci sono novità e quando ci saranno le comunicheremo. Come sapete è un momento un po' particolare per il Movimento, però speriamo di poter accelerare". Una situazione complicata che la settimana scorsa ha portato addirittura Damiano Carretto, ex grillino in Sala Rossa e attuale candidato sindaco del Movimento 5 Ottobre, a lanciare la provocazione: "I 5 Stelle confluiscano sulla mia candidatura", aveva detto. 

"Vedo complicato che una persona che è uscita dalla maggioranza possa essere il candidato del Movimento 5 Stelle", ha detto Appendino che oggi sarà a Roma per la manifestazione - che si terrà domani 7 luglio - sulle responsabilità amministrative e penali dei sindaci. Non è detto che però non incontri i vertici del Movimento per affrontare la questione torinese. 

Intanto ieri - lunedì 5 luglio - è stata pubblicata la classifica sul gradimento dei sindaci elaborata da Il Sole 24 Ore: "Non la commento. Non ho mai lavorato in ottica di consenso. o fatto scelte politiche che hanno cambiato la città, che rivendico e sulle quali spero ci sia continuità amministrativa".