Palazzo Cisterna, nel 2023 la riapertura al pubblico: previsto uno spazio espositivo e un bar

Il 2023 potrebbe essere l'anno della rinascita di un bene torinese che oggi è in un parziale stato di abbandono. Palazzo Cisterna, grande edificio di pregio storico che si trova in via Maria Vittoria, potrebbe finalmente essere restituito alla collettività, seppur solo in parte. A rivelarlo è stato il sindaco di Torino e della Città Metropolitana, Stefano Lo Russo. 

L'obiettivo è quello di rifunzionalizzare l'edificio riaprendo una parte di esso alla cittadinanza. "Una parte del palazzo, quella aulica, rimarrà di Città Metropolitana. Nel nostro progetto c'è l'idea di aprire il piano terra a una fruizione pubblica anche attraverso l'eventuale realizzazione di una caffetteria, un'area di ristorazione e uno spazio espositivo", ha spiegato Lo Russo, "L'obiettivo è di aprire il palazzo, far entrare le persone e far usare quel giardino che oggi è chiuso al pubblico". Allo stesso modo di come nel 2023 anche Palazzo Civico verrà aperto ai turisti. 

Palazzo Cisterna però è un complesso grosso e una parte di esso potrebbe diventare la sede degli uffici di un'istituzione dello Stato, tra queste si ipotizza la Corte dei Conti o l'avvocatura dello Stato. Il tema però è complesso perché non riguarda solo quell'edificio, ma la rifunzionalizzazione di diverse strutture. Tra le quali anche il palazzo della Regione in piazza Castello. 

Come già detto dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, l'attuale sede della giunta regionale rimarrà di proprietà pubblica ed è stata inserita nel dossier di candidatura che Regione e Città hanno presentato per ospitare l'Authority europea antiriciclaggio. Se dunque Torino si aggiudicherà la gara quel palazzo avrà quella destinazione, ma se così non fosse si aprirebbero altri discorsi che potrebbero portare in piazza Castello la Corte dei Conti e a Palazzo Cisterna un'altra istituzione ancora.