Marco Berry ha un sogno, quello di andare nello spazio. La prima volta che ne parlò fu il 4 maggio del 2018 quando annunciò la sua missione personale, ovvero l'intenzione di sottoporsi a una serie di test per diventare astronauta. A cinque anni di distanza quel sogno è ancora intatto, ma Berry ha deciso di fare un passo in più. 

Il noto showman ha infatti deciso di trasmettere la sua passione per lo spazio attraverso una serie di eventi che fossero in grado di raccontarlo in modo popolare. Così è nato lo Space Festival: "Quando raccontiamo lo spazio a un ragazzino, a un adulto o a un intenditore con il linguaggio giusto riusciamo a attrarre la loro attenzione", spiega Berry, "Io da una quindicina di anni raccolgo le esperienze di chi racconta lo spazio ed è un linguaggio dedicato a un pubblico specializzato. Se invece lo raccontiamo in modo pop interessa tutti". 

Durante lo Space Festival ci sarà spazio per tutti, per intenditori, per bambini, adulti e anziani: "Qua c'è tutto. C'è la tecnologia, c'è l'industria, c'è il gioco e in giro per Torino ci sono i diversi linguaggi. Ci sono due astronauti, cinque astrofisici, ci sarà pure Eugenio Finardi, al quale hanno dedicato un asteroide". 

E in piazza San Carlo è atterrato anche lo Space Truck, il container spaziale dentro il quale si potrà vedere un modello in scala 1:1 del Rover marziano realizzato dal Politecnico di Torino, una mostra di modellini LEGO che ripercorre la storia dell'esplorazione spaziale, una zona ‘experience’ dove, attraverso un visore di realtà virtuale, si potranno vivere le sensazioni provate nello spazio dagli astronauti e, per qualche minuto, sentirsi protagonisti in una missione della Stazione Spaziale Internazionale e un desk di Poste Italiane per l’annullo filatelico delle cartoline dedicate allo Space Festival, realizzate dai fumettisti Sergio Giardo e Vittorio Pavesio.