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Politica Caselle Torinese

Addio a Ezio Enrietti, il socialista di ferro che guidò la Regione Piemonte per tre anni

Poi si dedicò alla sua impresa

Giovedì 9 aprile 2020 è morto, nella sua casa di Caselle Torinese, Ezio Enrietti, presidente della Regione Piemonte tra il 1980 e il 1983, quando presentò le dimissioni. Aveva 85 anni ed era malato da tempo.

Storico esponente del Partito Socialista (tra i suoi soprannomi c'era 'Il colonnello di Bettino'), prima di guidare la giunta regionale era stato assessore alla sanità. Aveva deciso di lasciare la carica di presidente per candidarsi alla camera, ma alla consultazione successiva era rimasto escluso dagli eletti e da allor aveva lasciato la vita politica attiva dedicandosi alla sua attività di imprenditore edile. Curiosità: in Regione sia il suo predecessore che il suo successore alla presidenza era stato Aldo Viglione.

Negli ultimi anni era salito alla ribalta delle cronache per alcune vicende giudiziarie: era stato arrestato nel 2013 per la vicenda delle tangenti per il restauro delle dimore storiche torinesi e nel 2016 era finito a processo per la vicenda dell'appalto del grattacielo della stessa Regione Piemonte che aveva guidato. Non ha però mai subito alcuna condanna penale: aveva patteggiato la pena di un anno e mezzo per la prima vicenda, era stato assolto per la seconda.

Nell'ultima fase della sua vita si era avvicinato molto alla vita sociale di Caselle Torinese, prendendo parte attivamente alle attività della pro loco cittadina.

Il ricordo

Gianluca Verduci della ditta Caselle Strade lo ricorda così: "Con profondo dolore apprendiamo la scomparsa del geometra Ezio Enrietti, persona a me molto cara, uomo di grande rispetto e dalla grande visione imprenditoriale. Ha dato molto alla sua azienda ed ai suoi operai. È stato per me un maestro di vita lavorativa e devo tanto a lui per ciò che sono oggi. Nonostante ci siano stati molti screzi e scontri, non posso far altro che aver colto i suoi insegnamenti. Tutta la Caselle Strade srl si stringe al dolore della famiglia e al ricordo di un uomo forte, talvolta  duro ma di invidiabile intelligenza e capacità direttive. Tutti abbiamo imparato qualcosa da lui. Arrivederci Geometra".

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