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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Rivarolo Canavese / Corso Italia, 46

Strage di Rivarolo Canavese: Renzo Tarabella condannato a 23 anni e otto mesi

Uccise la moglie, il figlio disabile e i due padroni di casa. Respinta la richiesta di ergastolo

Niente ergastolo per Renzo Tarabella. Nel pomeriggio di oggi, martedì 17 ottobre 2023, la corte d'assise di Ivrea, presieduta dal giudice Vincenzo Bevilacqua, ha condannato a 23 anni e otto mesi di carcere l'autore della strage di Rivarolo Canavese della notte del 10 aprile 2021, respingendo però la richiesta formulata dal pm Lea Lamonaca, che ha sostenuto l'accusa per conto della procura eporediese.

Chiaramente, i giudici togati e popolari avranno valutato le condizioni psichiche dell'imputato, un pensionato 85enne, in particolare dopo avere ascoltato, in mattinata, il parere della psichiatra Patrizia De Rosa, che aveva stabilito che Tarabella, che si era sparato a propria volta dopo avere ucciso quattro persone a colpi di pistola, fosse in grado di affrontare il processo.

Nei confronti dei familiari dei coniugi Osvaldo Dighera e Liliana Heidempergher, uccisi da Tarabella, è stata disposta una provvisionale di 150mila euro. Sono stati rappresentati in aula dall'avvocato Sergio Bersano. "La sentenza rende onore alla memoria dei signori Dighera - ha detto quest'ultimo - uccisi per rabbia ed invidia dal condannato che avevano aiutato nella gestione del figlio disabile. Potremo chiedere allo Stato l’indennizzo ex legge 122/16". L'imputato è stato difeso invece dall'avvocato Flavia Pivano.

La strage di Rivarolo Canavese: quattro vittime, poi il tentato suicidio

Quella notte, come detto, Tarabella uccise a colpi di pistola sua moglie Maria Grazia Valovatto, 79 anni, suo figlio disabile Wilson Tarabella, 51 anni, e, dopo averli attesi per ore, i padroni dell'appartamento in cui abitavano in corso Italia 46 a Rivarolo Canavese, i coniugi Osvaldo Dighera, 74 anni, e Liliana Heidempergher, 70 anni. Poi rivolse l'arma verso se stesso ma, dopo settimane trascorse in ospedale, riuscì a salvarsi e venne così arrestato per il quadruplice omicidio. Attualmente è agli arresti domiciliari in una struttura protetta della val Chiusella.

La versione di Tarabella: "Con mia moglie eravamo d'accordo"

Nel corso delle udienze precedenti, Tarabella aveva sostenuto di avere concordato con la moglie Maria Grazia la sua uccisione e quella del figlio, dopodiché avrebbe dovuto farla finita a propria volta. Ha aggiunto di avere maturato l'intenzione di uccidere i suoi padroni di casa non tanto perché "mi avevano lasciato solo", come aveva detto in sede di indagine, ma perché "avevano dato dell'handicappato a mio figlio".

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