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Cronaca Verrua Savoia

Svolta nell'omicidio di Daniele, ritrovata l'arma del delitto

E' stata trovata una pistola che probabilmente è l'arma utilizzata per uccidere Francesco Daniele. Recuperata nella vegetazione tra il bar Sport e il luogo del ritrovamento del corpo

Continuano senza sosta le indagini sulla morte di Francesco Daniele, il muratore di 44 anni residente a Crescentino trovato morto nei boschi di Verrua Savoia nel pomeriggio di domenica. E' stato ucciso a colpi di pistola nella serata di sabato. Forse una rapina, questa è l'ipotesi più probabile, visto che l'uomo poco prima aveva vinto 300 euro al videopoker e quei soldi addosso non gli sono stati trovati.

"Sono innocente, sono vittima di un complotto". Queste le parole del quarantatreenne di Crescentino fermato per l'omicidio di Francesco Daniele, in carcere alle Vallette da lunedì.

L'uomo, difeso dall'avvocato Gianmaria Mosca, ha risposto per oltre sei ore all'interrogatorio e ha sostenuto di essersi recato altrove dopo essere uscito dal bar Sport di Crescentino insieme alla vittima. Ha sostenuto di essere stato visto da un testimone. Per lui è stata chiesta la convalida dell'arresto dal pm Patrizia Gambardella, ma il giudica si è riservato la decisione.

Intanto si potrebbe essere giunti ad una svolta. Nel tratto di vegetazione tra il bar Sport di Crescentino e il luogo in cui è stato ritrovato il cadavere è stata rinvenuta l'arma del delitto: si tratta di una Smith & Wesson calibro 38. L'arma verrà sottoposta a rilievi, in cerca di indizi che possano confermare l'identità di chi ha sparato a Francesco Daniele.

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