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Per gli albergatori di Torino oltre il danno anche la beffa: dal 1 aprile il Comune riattiverà la tassa di soggiorno

Gli alberghi hanno perso l'80% del fatturato

Dal 1 aprile verrà reintrodotta a Torino la tassa di soggiorno, l'imposta che gli albergatori devono versare al Comune per ogni cliente che soggiorna all'interno delle loro strutture. Dopo nove mesi durante i quali sono stati esonerati a causa dell'emergenza covid 19, il Comune tornerà a riscuoterla nonostante le camere di albergo continuano a rimanere vuote. 

No, non è un pesce d'aprile, ma realtà. A confermarlo sono le stesse associazioni di categoria del settore alberghiero che hanno anche stimato il danno economico subito negli ultimi 14 mesi che può essere quantificato in un crollo del fatturato dell'80% e a 3.000.000 di presenze turistiche perse.  

Vero è che la tassa non viene pagata su un cliente che non è presente in struttura, ma, secondo gli albergatori, è altrettanto vero che dover aggiungere un balzello di 4 euro sul prezzo di una stanza costringe le strutture a una concorrenza sulle tariffe al ribasso. Soprattutto in un contesto nel quale per gli albergatori dei Comuni dell’area Nord Est di Torino (Borgaro, Caselle, San Benigno, San Mauro, Settimo e Volpiano) per i mesi di aprile, maggio e giugno 2021 la tassa di soggiorno rimane sospesa. 

“Dopo tutti questi mesi di blocco arriviamo a questo punto un po' scoraggiati sia economicamente, sia a livello morale”, spiega Fabio Borio di Federlalberghi Torino, “Noi abbiamo chiesto la possibilità di avere l'esenzione per i prossimi tre mesi visto che questa crisi perdurerà. C'è una guerra al ribasso e in assenza di clienti si cerca di attrarre non solo con servizi interni, ma anche con tariffe più vantaggiose”. 

“Noi abbiamo necessità di diminuire gli esborsi continui”, spiega Borio, “In assenza di incassi abbiamo la necessità almeno di non perdere. I costi di gestione e tassazione che vengono alleviati alle aziende fanno sì che si aumenti la possibilità di vita di qualche mese in attesa che si riparta”. Nel 2020 il Comune di Torino ha sospeso la tassa di soggiorno e ha diminuito il peso della tassa rifiuti e parcheggi, gli albergatori chiedono lo stesso trattamento anche per il 2020. 

"Alla fine di questo lungo periodo ogni azienda alberghiera avrà prodotto un ernome debito che dovrà prendere e strutturare per pagare negli anni. Chiamiamola una tassa di sopravvivenza", continua Borio. 

“A oggi non vediamo prospettive perché la campagna vaccinale va al rilento; viviamo in un contrasto normativo che ci permette di fare un viaggio all'estero, ma non permette a un lombardo di venire in Piemonte per turismo; alcune attività sono aperte, altre no. Diventa difficile mantenere tranquillità e guardando più in là non abbiamo nel nostro piano di prenotazioni nulla, abbiamo perso completamente anche il 2021 e non vediamo quando si potrà ripartire”, conclude Fabio Borio. 

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