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Controlli su stufe a pellet e caldaie: in azione una task force contro lo smog

Il 50% delle polveri sottili sono date dalla combustione di pellet e legna

Da oggi, martedì 21 gennaio, sul territorio piemontese saranno in azione delle squadre speciali. Il loro obiettivo è combattere lo smog. Si tratta di un'azione voluta dalla Regione Piemonte che ha portato all'alleanza tra l'ente regionale, i carabinieri forestali e l'ARPA. 

Saranno cinque le squadre miste che scenderanno in campo per controllare la qualità del pellet che viene venduto dagli esercizi commerciali. Squadre che saranno composte dai carabinieri e dai tecnici dell'ARPA e che oggi hanno già controllato 15 esercizi commerciali sul territorio regionale. 

Il motivo di questa nuova task force? "Si tenga presente che il 50% a livello regionale dell'impatto sull'inquinamento da PM10 deriva dal riscaldamento a legna", a dirlo è Angelo Robotto, direttore generale dell'ARPA Piemonte. Inoltre la combustione di pellet di scarsa qualità o illegale può portare a un aumento delle emissioni di polveri sottili e di ossidi di azoto fino al 50% superiori rispetto alla combustione di materiali, apparentemente identici, ma di qualità superiore. 

Il tema dell'impatto ambientale degli impianti di riscaldamento però non si limita alla combustione di legna o pellet: "Non facciamo solo attenzione al tema del pellet, ma anche a tenere temperature adeguate, come è scritto sul protocollo padano, attorno ai 19 gradi", continua Angelo Robotto, direttore generale dell'ARPA Piemonte. ARPA ha anche condotto un primo ciclo di controlli su caldaie e impianti termici. Su 144 apparati ispezionati in Piemonte, di cui 47 nella provincia di Torino - per un numero complessivo di circa 3000 unità abitative in tutta la regione di cui 1100 nel territorio della Città Metropolitana di Torino - quasi la metà, circa 70, sono risultati non in regola per superamenti di emissioni di ossidi di azoto, mancata manutenzione ed errata o mancata contabilizzazione del calore. La sanzione è di circa 1.000 euro ciascuno.

"Noi è da quando ci siamo insediati che diciamo che il problema principale deriva dalla combustione di legna e pellet. Noi non vogliamo colpire il settore che vende questo tipo di materiale perché è un materiale nobile di cui il Piemonte è ricco. Bisogna però cominciare a dare un'attenzione per evitare che vengano venduti materiali di bassa qualità che sono inquinanti. Quello che è stato fatto in questi anni è stato colpire il settore dell'auto, ma bisogna dare un segnale importante anche sul tema del riscaldamento", ha commentato Matteo Marnati, assessore all'Ambiente della Regione Piemonte.

"È stato riscontrato che il 50% delle caldaie sono irregolari. Questo incide sulla qualità della nostra area. Grande attenzione da parte della Regione Piemonte nei prossimi anni per trovare nuove tecnologie, incentivi per cambiare le stufe vecchie e per fare controlli in modo che chi vende, venda prodotti di qualità e regolari", ha concluso Matteo Marnati, assessore all'Ambiente della Regione Piemonte.

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