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Studenti nuovamente a scuola, ma i problemi restano: segnalati assembramenti e bus affollati

Preoccupazione per l'esame di Stato

Hanno manifestato incessantemente per mesi contro la didattica a distanza, ma il rientro in aula di oggi, lunedì 18 gennaio 2021, non è andato benissimo. "Abbiamo ricevuto segnalazioni di diverse situazioni di trasporti affollati, di assembramenti davanti alle scuole all'ingresso e alle uscite", racconta Alessandro Finetto, uno dei ragazzi del coordinamento studentesco LA.ST di Torino. 

"Deve essere predisposta una condizione tale per evitare questi assembramenti, bisogna organizzarsi per ingressi scaglionati, ma veramente, non lasciando la libertà alle autonomie scolastiche di non farli", continua Finetto. Un rientro in aula che comunque è ridotto al 50% degli studenti e anche in questo caso la modalità di frequenza viene decisa dalle autonomie scolastiche. Ci sono scuole che hanno riempito le aule al 50%, altre che hanno previsto tre giorni in presenza e tre giorni a distanza e altre ancora che alternano una settimana in frequenza e una da casa. Un sistema a macchia di leopardo che potrebbe incidere anche sull'organizzazione dei trasporti. 

"Noi non tornavamo in classe da novembre, ma dalla prima chiusura di febbraio 2020 sono passati quasi 11 mesi. Gli studenti del quarto e quinto anno hanno perso comunque un anno di scuola e questo impatterà sicuramente sull'esame di Stato", racconta Finetto.

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