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Martedì, 19 Marzo 2024

Lear, rischio licenziamento per 260 lavoratori: "Senza soluzione blocchiamo l'azienda"

L'azienda produce sedili per le Maserati, ma la produzione è crollata e non consente l'impiego costante dei lavoratori

Se entro fine maggio non si troverà una soluzione alla crisi aziendale della Lear - fabbrica che produce i sedili per la Maserati - 260 lavoratori su un totale di 420 verranno licenziati. Un dramma per il torinese con enormi ricadute sul profilo sociale per l'intero territorio. È per questo motivo che un centinaio di questi lavoratori oggi - lunedì 13 marzo - sono andati a protestare in piazza Castello, davanti alla sede della Regione Piemonte. 

"A fine maggio abbiamo finito gli ammortizzatori sociali", racconta Domenico Ciano, rappresentante sindacale della Cisl, "Siamo passati da produzioni di centinaia di vetture a poche decine. La nostra azienda è strutturata per fare centinaia e centinaia di vetture al giorno". Il tema è sempre lo stesso: il carico di lavoro che può garantire Stellantis a un settore, quello dell'automotive, che a Torino impiega migliaia di persone anche nell'indotto. 

"Siamo la prima di tante situazioni che si verranno a formare, per come va il settore dell'auto qua a Torino", continua Ciano, "Siamo pronti a bloccare l'azienda, ma la nostra intenzione principale non è quella. L'intenzione è avere un ammortizzatore sociale e la speranza di avere qualcos'altro. Se questo non dovesse avvenire diventa un grosso problema".

Tra i lavoratori in piazza persone che lavorano per la Lear da 30anni e che non si sentono nemmeno più lavoratori: "Chiamarci lavoratori è una cosa anomala, chi lavora tanto lo fa tre o quattro giorni. Io lavoro un giorno al mese", spiega un lavoratore, "nell'indotto auto la situazione sta precipitando. Siamo preoccupati perché dietro a noi ci sono mogli, figli. Quello che non c'è è il nostro futuro". 

La paura è che l'azienda voglia scartare i più anziani: "Noi vogliamo lavorare e farlo tutti i giorni", dice una lavoratrice, "Penso che vogliano buttare fuori le persone che hanno troppi anni di lavoro perché sono quelle che costano di più". 

Nel pomeriggio i lavoratori hanno partecipato a un incontro in Regione Piemonte con Alberto Cirio al quale hanno chiesto l'apertura di un tavolo istituzionale per verificare se ci sono spazi per l'attivazione di altri ammortizzatori sociali in deroga: "A noi non interessa fare da vetrina o palcoscenico per nessun politico, ministro o presidente di Regione. Non vogliamo fare la fine di Embraco, non ci interessa fare passerelle. Servono soluzioni e in questa città la soluzione è proddure auto: chiedere a Stellantis di produrre nuove auto e chiedere a Lear di partecipare alle gare per la produzione dei sedili di queste automobili", Inserra Antonino, responsabile per la Fiom dell'azienda Lear. 

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