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Ex Embraco, 406 lavoratori di Riva di Chieri appesi a un filo: ancora 9 giorni e scatteranno i licenziamenti

Cirio ha chiesto un incontro urgente al ministro del Lavoro

Appesi a un filo ancora per nove giorni. È questo il destino dei 406 lavoratori della ex Embraco di Riva di Chieri. Dall'incontro che si è tenuto questa mattina, giovedì 15 aprile, tra il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e i presidenti di Regione, Alberto Cirio e Luca Zaia, non è uscita alcuna sostanziale novità. 

“Il ministro Giorgetti ha confermato da parte del Governo le risorse finanziarie e gli strumenti normativi necessari al salvataggio dell’impresa - spiega il presidente Cirio -, ma è fondamentale agire in fretta”. Sì, perché il 25 aprile arriveranno le lettere di licenziamento. Ed è per questo che il Governatore piemontese ha contattato il ministro del Lavoro Andrea Orlando per chiedere un incontro tempestivo volto a sospendere la procedura di licenziamento collettivo.  

La via da seguire per mettere al sicuro il futuro dei lavoratori sembra comunque essere il progetto Italcomp. Di questo avviso sarebbe anche il ministro Giorgetti che avrebbe confermato la sua disponibilità a procedere in questa direzione. 

Amaro il commento a caldo dei sindacati che hanno annunciato per il 20 aprile una manifestazione a Roma davanti alla sede del ministero dello Sviluppo economico. "Mancano 10 giorni ai licenziamenti collettivi e non possiamo accettare che dopo 3 anni e mezzo di lotte questa vertenza finisca in questo modo. Ancora oggi il ministro Giorgetti non ha convocato le organizzazioni sindacali. È tempo che il Governo si assuma le proprie responsabilità su questa vicenda", ha dichiarato Vito Benevento, segretario organizzativo Uilm Torino. 

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