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Medici novax, per chi si ostina potrebbe scattare il licenziamento. Cirio: "Lo prevede la legge"

20mila sanitari non hanno aderito al vaccino

Sarebbero circa 20mila gli operatori piemontesi che ancora non hanno aderito alla campagna vaccinale, a confermare i dati è stato lo stesso presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, questa mattina, venerdì 4 giugno 2021, all'inaugurazione del centro vaccinale presente al parco del Valentino. Tra questi però, secondo il governatore piemontese, non ci sarebbero solo operatori sanitari novax, ma anche scettici. Non è escluso il licenziamento per medici e infermieri che si rifiuteranno di farsi vaccinare. 

"I numeri sono reali, ma si stanno riducendo. Non tutte le persone comprese non vogliono vaccinarsi, ci sono anche i vaccino-scettici, ovvero quelli che, anche alla luce dei risultati della campagna vaccinale, stanno maturando l'idea di vaccinarsi", ha spiegato Cirio. 

Il presidente della Regione Piemonte ha poi ricordato che la vaccinazione è obbligatoria per i sanitari per legge: "Come difendo la possibilità di non vaccinarsi per chi non svolge professioni sanitarie, dall'altra parte chi svolge una professione sanitaria e per mestiere vive tutti i giorni con la fragilità delle persone debba vaccinarsi. Se non vuole vaccinarsi mansioni diverse, non contatto con l'utente e come ultima ratio anche la possibilità di interrompere il rapporto di lavoro". 

Chi dunque si ostinerà a non vaccinarsi potrebbe subire il licenziamento. Si dovrà vedere quanti saranno i novax tra gli operatori sanitari, ma il sistema sanitario regionale potrebbe essere messo a dura prova. Cirio però a riguardo non sembra essere preoccupato: "Sarei più preoccupato di immaginare che un nostro anziano possa prendersi il covid da un medico che ha rifiutato di vaccinarsi e che lo va a curare a casa". 

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