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Del Piero, gioia Juve senza pensare al futuro: "Non conosco il mio destino"

La Juventus supera la Lazio nel finale con una magia del capitano, che dice: "Il futuro? Per ora il mio futuro si chiama Cesena. Cosa mi riserva il destino non lo so, non lo conosco ma lo inseguo"

E' raggiante Alessandro Del Piero dopo il gol contro la Lazio, che può essere decisivo nella volata scudetto. "Sono felice, davvero felice. Per la Juventus. E anche per me". Deve esser questa la felicità di un campione: sapere di essere all'ultima stagione da bandiera della Juve, partire dalla panchina, entrare per la partita numero 700 con la maglia bianconera e segnare un gol su punizione - la sua specialità - che può voler dire scudetto. Firmato Alex Del Piero.

Inevitabile pensare cosa succederà a giugno, dopo quasi vent'anni in bianconero. "Il futuro? Per ora il mio futuro si chiama Cesena. Cosa mi riserva il destino non lo so, non lo conosco ma lo inseguo - ha detto dopo il 2-1 alla Lazio - Di sicuro non sarà il mio ultimo anno di calcio. Giocherò ancora, l'ho detto e lo ribadisco". Neanche l'applauso di Andrea Agnelli alla sua magia su punizione lo scalda. "Un incontro per il rinnovo? No, non è in programma", dice col sorriso sulle labbra. "Non c'era modo migliore per festeggiare le 700 presenze - racconta il numero 10 juventino - Sì, anche perché pareggiare questa partita, o anche perderla, sarebbe stato calcisticamente un suicidio, dopo il primo tempo.Oggi la Juve ha dato un messaggio importante al Milan e al campionato. Siamo alle battute finali, non molliamo né noi né loro. Adesso è una guerra di nervi, di lucidità, di stanchezza, di tante cose". Con una Juve in ottima forma: "Noi abbiamo vinto, stiamo bene. Pensiamo alla prossima. Quanto a me - ha aggiunto Del Piero - sto bene, di testa e di gambe, penso alla prossima partita. Il mio futuro è Cesena".

Sui calci piazzati il numero 10 bianconero è ancora uno dei primi al mondo: "Prima di calciare ho guardato la posizione di Marchetti - racconta - e pensavo di alzarla a giro. Ma appena sono partito per la rincorsa, ho cambiato idea. Ed è andata bene". "Non è facile entrare dalla panchina e segnare - ammette Del Piero - L'abbraccio dei miei compagni questa sera é la cosa più bella che mi porterò dietro, questa è una vittoria fondamentale per noi. Mi auguro che questa cavalcata arrivi fino alla fine, è vero che le partite sono di meno ma l'adrenalina sale e il nervosismo può farla da padrone". L'ultimo anno alla Juve con lo scudetto? "può essere...", sorride felice Del Piero.

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