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"Sono stupito che a Torino possano proiettare in modo così scadente": Paolo Virzì abbandona la presentazione di "Un altro Ferragosto"

"L'Ambrosio era un cinema bellissimo, non so cosa sia successo", ha detto il regista prima di lasciare la sala

"Scusate tanto, evitate di andare a vederlo qui". La scritta, a pennarello, è di Paolo Virzì che lascia questo messaggio sulla locandina del cinema Ambrosio del suo ultimo film "Un altro Ferragosto".

Il regista, che consiglia anche altri cinema cittadini dove andare ad assistere al suo sceneggiato, chiude così l'evento di presentazione che si è tenuto in una delle sale del noto cinema di Corso Vittorio Emanuele II.

Il livornese, che è stato anche direttore del Torino Film Festival, nella serata di ieri, martedì 12 marzo, doveva presentare il seguito di "Ferie d'agosto", il film dove si ritrovano, a distanza di molti anni, in vacanza a Ventotene, le famiglie Molino e Mazzalupi.

Al termine della proiezione, però, lamentandosi per la qualità della proiezione ha lasciato la sala dopo aver detto: "Credo che abbiate diritto al rimborso del biglietto. Magari ve lo vengo a ripresentare un'altra volta, perché sono stupito che a Torino possano proiettare in modo così scadente. Scusate davvero tanto".

Dopo l'applauso dei presenti ha aggiunto: "Non è il mio film. Il Cinema Ambrosio era un cinema bellissimo, non so cosa sia successo", spiegando che il problema sarebbe dovuto al vetro sporco, aggiungendo che sarebbe bastato pulirlo.

Qualcuno tra il pubblico, forse per 'consolarlo', gli ha detto di essersi goduto lo stesso la proiezione, chiedendosi però se certe scelte di luce fossero state fatte per dei rimandi con il precedente. Nulla di tutto ciò, come si è capito ampiamente dalla reazione di Paolo Virzì, che ha espresso tutto il suo rammarico dicendo: "Se poi volete possiamo chiacchierare, però usciamo fuori dal cinema Ambrosio, perché non merita la nostra presenza".

Aggiornamento del 14 marzo: A La Stampa Sergio Troiano, il proprietario del cinema Ambrosio, ha comunicato che della questione se ne occuperanno i suoi legali. "Da noi 'Un altro Ferragosto' non è più in programmazione in quanto Virzì ha invitato la casa di produzione 01 a togliermi il film. Mi è venuto anche addosso fisicamente: io non ho accettato la rissa perché sono un signore".

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