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Lancia, la leggenda del rally Made in Torino rivive in tv: in onda la serie con le gare più avventurose

Tre puntate da sabato 3 giugno sui canali Sky

Sono passati più di 30 anni dall’addio alle corse, ma continua a vincere nei sogni dei suoi appassionati. Sky Original ha voluto dedicarle una docu-serie in tre puntate, “Lancia. La leggenda del Rally”  presentata ieri sera, martedì 30 maggio, presso l’Heritage Hub di Stellantis, in Via Plava 86 a Torino, proprio nel luogo che ha il compito di conservare e valorizzare il patrimonio storico dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth.

“Lancia. La leggenda del Rally.”, in 3 puntate che andranno in onda a partire da sabato 3 giugno alle 21.15 su Sky Documentaries e su NOW e alle 22.30 su Sky Sport Uno (7 e 10 giugno la seconda e la terza puntata), racconta la storia di Lancia nel mondo dei rally nel periodo d’oro che va dal 1970 al 1990, anni in cui il brand dominò il mondo del rally, diventando il Marchio più vincente di sempre.

Sono protagoniste quelle automobili che diventano quasi creature mitologiche, sfrecciando tra la gente e che vincono le gare più avventurose. 

Sono nate dal Reparto Corse Lancia, il reparto sportivo della Casa torinese, nella mitica officina di Borgo San Paolo di Torino,un’eccellenza tutta italiana. Porterà la piccola Lancia Fulvia Coupé HF a vincere il primo Campionato Mondiale nel 1972, contro ogni pronostico, diventando anche fenomeno di costume in un’Italia che ha davvero bisogno di sognare. Poi la Lancia Stratos ad essere la prima auto progettata appositamente per i rally, è protagonista, a metà degli anni Settanta, di un triennio d’oro di vittorie mondiali.

Dopo alcuni anni lontano dalle gare, Lancia ritorna alle competizioni nel 1983 con la Rally 037, leggerissima e veloce, che, supera la sfida contro la favorita Audi 4. Proprio quella stagione di grande motorsport e passione ha ispirato un nuovo film "2 Win" con Riccardo Scamarcio nel ruolo di Cesare Fiorio, che presto vedremo al cinema e che è stato girato lo scorso anno proprio a Torino.

Il passo successivo del reparto corse Lancia è la nascita della Delta S4, tecnicamente all’avanguardia, mostruosamente potente, difficilissima da domare. La Delta HF integrale, si guadagna la vittoria tutta italiana ai mondiali 1988 e 1989, conquistando perfino il Safari Rally, che non era mai riuscito a raggiungere. Alla vigilia degli anni Novanta, il rally è ormai un fenomeno collettivo, seguito e sostenuto, che travolge ed emoziona, ma dopo la conquista di cinque titoli Mondiali costruttori consecutivi, record ancora imbattuto, alla fine del 1991, Lancia annuncia l’addio al mondo dei rally.

Il racconto di questa avventura viene fatto proprio dai protagonisti: Luca Napolitano (Lancia Brand CEO), Roberto Giolito (Head of Heritage Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth), Massimo “Miki” Biasion (pilota, campione del mondo 1988-89), Alex Fiorio (pilota, campione del mondo Gruppo N 1987), Cesare Fiorio (Team Principal Lancia Corse 1965-1989), Sergio Limone (ingegnere progettista Abarth 1972-2005), Claudio Lombardi (responsabile motori Lancia/Abarth 1976-83 e direttore tecnico Lancia Corse 1984-89), Riccardo Scamarcio (attore e produttore), Beppe Severgnini (giornalista e scrittore) e molti altri.

Perché ritirarsi quando si sta vincendo tutto? Ancora oggi, a oltre 30 anni dall’ultimo mondiale, c’è ancora chi immagina e sogna un possibile ritorno di Lancia al Rally, che sarebbe capace di riaccendere la grande passione italiana per il motorsport.

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