Smog, l'assessora all'Ambiente ammette: "Le limitazioni vanno perfezionate"
Giannuzzi ha risposto in aula agli interrogativi sull'efficacia dei blocchi al traffico. Appendino ha difeso il suo operato
"È possibile che le misure non abbiano avuto un impatto immediato drastico e che vadano perfezionate, c'è ancora tanto da fare". Lunedì, in Sala Rossa, l'assessora all'Ambiente Stefania Giannuzzi ha ammesso, in qualche modo, che le limitazioni al traffico imposte dal comune per diminuire le polveri sottili nell'aria, non sono state efficaci. "...ma ciò - ha però continuato a sostenere le scelte della giunta - non mette in discussione né la loro base scientifica, né l’obbligo che ogni amministrazione ha di limitare le fonti inquinanti".
Giannuzzi ha sottolineato poi come la fonte principale di inquinamento atmosferico siano i diesel e la decisione di applicare le misure elaborate dalla Regione Piemonte in maniera più restrittiva sia motivata unicamente dalla necessità di salvaguardare la salute dei cittadini.
"Certo - ha aggiunto - l’efficacia dipende anche dalle azioni coordinate delle altre amministrazioni del territorio e del bacino padano. Queste misure inoltre – da sole – non possono consentire il rientro dei parametri della qualità dell’aria nei limiti di legge: dipende dalle situazioni meteorologiche". L'assessora ha poi annunciato l'elaborazione, a conclusione della stagione invernale, di un piano della qualità dell'aria.
Verranno analizzati infatti gli effetti dei blocchi dei diesel con Città Metropolitana e Arpa, applicando modelli matematici avanzati e valutando le misure per il 2017. Ma le opposizioni in aula si sono fatte sentire. "Chiedo la revoca del blocco al traffico che sta toccando decine di migliaia di autoveicoli - ha protestato Stefano Lo Russo del Pd -. Perché non è vero che questa Giunta sta lavorando a misure strutturali, ma bensì blocca le auto di tanti torinesi senza comprendere che si tratta di misure inutili, vessatorie e classiste".
