rotate-mobile
Elezioni Politiche 2013

Elezioni 2013: l'analisi in Piemonte. I No Tav incoronano Beppe Grillo

Alla fine la sfida tra Pd e Pdl è finita con pochi voti di scarto, ma il premio di maggioranza va a Bersani. Occhi puntati però sul Movimento 5 Stelle che grazie ai No Tav prendono tantissimi voti (e 3 senatori)

Il testa a testa è durato fino all'ultimo. Il conteggio dei voti al Senato in Piemonte è stato un sorpasso continuo tra la coalizione di Bersani e quella di Berlusconi. Una sfida all'ultima preferenza che ha visto prima il candidato del Pd sotto per quasi tutto lo scrutinio, poi, con un'incredibile ripresa, ha chiuso il fotofinish in vantaggio di 12.696 voti. In percentuali 29,82 contro 29,29.

-> RISULTATI CAMERA IN PIEMONTE

-> RISULTATI SENATO IN PIEMONTE

IL PREMIO DI MAGGIORANZA - Grazie alla vittoria con il minimo scarto, il Pd ottiene il premio di maggioranza e si aggiudica 13 senatori in Piemonte. Pdl e Lega 4 (3+1). "Sono molto soddisfatto per la vittoria al Senato, ma questo non cambia la valutazione complessiva: non è vincendo di poche migliaia di voti che cambia il risultato politico". Questo il commento del segretario regionale del Partito Democratico in Piemonte, Gianfranco Morgando. "La valutazione politica complessiva - aggiunge - è di grande preoccupazione, perché il Pd non è riuscito a intercettare una diffusa area di opposizione al centrodestra che é invece stata intercettata da Grillo. Dobbiamo riflettere molto sul partito e capire ciò che si muove nella società italiana". Enrico Costa, il segretario del Pdl regionale, prende la sconfitta numerica con filosofia: "E' comunque un risultato importante, sia da un punto sostanziale sia numerico".

MOVIMENTO 5 STELLE - Ecco la variabile impazzita delle elezioni. Quasi tutti avrebbero dato alla formazione politica di Beppe Grillo un alto numero di voti, ma mai quanti ne ha realmente presi. Con una percentuale del 25,73% in Piemonte sono 3 i senatori che ottiene, uno in più rispetto alla coalizione di Monti (11,62%), nonostante abbia preso più del doppio delle preferenze.

A Torino è stato un vero e proprio boom per Grillo. Nelle comunali del 2011 il consenso era stato del 5,27%, salito al 25,67% alla Camera e al 23,83% al Senato. I quartieri situati alla periferia del capoluogo piemontese sono stati quelli che hanno dato un maggior numero di voti al Movimento 5 Stelle: nella circoscrizione 5, quella dei quartieri Lucento, Vallette, Borgo Vittoria, Madonna di Campagna, ha ottenuto il 31,16% dei consensi alla Camera, il 29,24% al Senato. Percentuali molto simili anche nella circoscrizione 10 di Mirafiori Sud.

Nel territorio regionale i grillini hanno vinto invece grazie e soprattutto alla spinta dei No Tav. Analizzando i voti hanno fatto dei veri e propri exploit in molti comuni valsusini: 53,17% a Exilles, 45,45% a Venaus e 34,79% a Chiomonte solo per citarne alcuni. Una rappresentanza che ora cercherà posto anche in Senato e in Parlamento, con proposte di legge per fermare il progetto della Torino-Lione, un'opera che negli ultimi anni è stata oggetto di scontri con le forze dell'ordine e di tantissime critiche per costi, per danni all'ambiente e per il rischio di infiltrazioni della mafia.

FALLIMENTO INGROIA - Che in Piemonte rischiasse di non fare bene si era capito. La fuoriuscita dai giochi di tanti eletti e tesserati dell'Italia dei Valori (partito, quello di Di Pietro, all'interno della coalizione Rivoluzione Civile) aveva preannunciato già qualcosa. Ma alla fine è andata ancora peggio. Non è servito a nulla schierarsi contro la Tav, il picco di voti è stato a Venaus dove il capolista al Senato, Nilo Dubiano, coincideva con il sindaco del comune, ma nulla più.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni 2013: l'analisi in Piemonte. I No Tav incoronano Beppe Grillo

TorinoToday è in caricamento