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Regionali, scoppia il caso Europa Verde: "No in lista con Sinistra Italiana, sono per l'ospedale alla Pellerina"

"Andando da soli conoscevamo le difficoltà che avremmo dovuto affrontare", spiega Bertola, "però avremmo accettato la sfida per qualcosa in cui crediamo e per essere coerenti con quel che abbiamo detto fino a oggi"

Nel centrosinistra scoppia il caso Europa Verde: i verdi piemontesi, capitanati dal consigliere regionale Giorgio Bertola, non ci stanno all'alleanza "calata dall'alto" con Sinistra Italiana. A dividerli un trascorso non dei migliori e alcuni temi caldi: "Per esempio la questione Pellerina per la quale noi abbiamo preso degli impegni con i comitati", spiega lo stesso Bertola. 

Il fulmine a ciel sereno arriva a mezzo stampa: in un'intervista al Corriere della Sera, Angelo Bonelli, il portavoce nazionale di Europa Verde, annuncia che alle prossime regionali in Piemonte verrà presentata una lista unica con Sinistra Italiana. In sostanza Alleanza Verdi Sinistra, il cartello elettorale che ha portato Marco Grimaldi in Parlamento, verrà riproposto anche a livello locale. Una scelta che però è in contrasto con quanto votato dal consiglio federale regionale e nazionale del partito. 

"Qui c'era un progetto dei Verdi piemontesi che era di presentarsi con una lista di Europa Verde alle regionali all'interno del centrosinistra, ma senza sconfessare l'Alleanza Verdi Sinistra a livello nazionale e per le prossime elezioni europee", commenta Bertola, "Qua in Piemonte c'è una situazione diversa rispetto ad altri territori perché l'esperienza Liberi Uguali Verdi è stata insoddisfacente per i Verdi, ma al di là del pregresso qui ci dividono dei temi da Sinistra Italiana come per esempio la questione Pellerina per la quale noi abbiamo preso degli impegni con i comitati, oppure la questione Meisino".

Voi vi siete schierati sin da subito contro quel progetto: "Sinistra Ecologista, leggasi Sinistra Italiana, è in giunta in maggioranza in Comune e non ha detto una parola contro l'ospedale alla Pellerina. Anzi spostano l'attenzione sulla ThyssenKrupp", continua Bertola, "Per noi la necessaria riqualificazione, bonifica, restituzione alla cittadinanza, dell'area ThyssenKrupp non può essere una compensazione per opere che si fanno nel parco della Pellerina. Siccome noi siamo gli ambientalisti, vogliamo salvare la Pellerina e fare l'ospedale. Ospedale che noi vogliamo perché siamo favorelissimi, ma lo vogliamo fare da un'altra parte. Inoltre vogliamo riqualificare la ThyssenKrupp. Non l'uno o l'altra". 

Però nella coalizione c'è anche il PD che è a favore: "Nella coalizione saremmo stati anche con il Partito Democratico che è favorevole a quel progetto, ma saremmo stati una forza politica all'interno di una coalizione. Se sei nella stessa lista, ma con posizioni diverse cosa vai a raccontare alla gente? Non è una cosa fattibile. L'intervista di Bonelli è un fulmine a ciel sereno anche perché a ottobre a Torino ci aveva detto che ci avrebbe sostenuto".

La lista unica di Alleanza Verdi Sinistra alle prossime elezioni regionali non è ancora ufficiale, ma tutti gli indizi sembrano portare in quella direzione. Guardando i dati delle ultime elezioni potrebbe anche eleggere due consiglieri regionali, ma è da stabilire il peso politico dei candidati all'interno della lista. "Noi andando da soli conoscevamo le difficoltà che avremmo dovuto affrontare", conclude Bertola, "perché per avere un eletto bisognava raggiungere il 2% che è una cosa non facile, però avremmo accettato la sfida per qualcosa in cui crediamo e per essere coerenti con quel che abbiamo detto fino a oggi".  

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