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Politica San Donato / Corso Regina Margherita

Nuovo ospedale di Torino: "No del Centrodestra e del Pd a salvare il Parco della Pellerina"

In consiglio regionale l'ennesimo dibattito sul futuro del parco che affaccia su corso Regina Margherita

La decisione di Regione Piemonte e Comune di Torino di edificare il nuovo ospedale della zona nord-ovest nell'area giostrai del parco della Pellerina torna a fare discutere. Questa volta in consiglio regionale dove tre ordini del giorno che chiedevano alla Giunta regionale di rivedere la scelta sono stati bocciati. 

A presentare i tre atti sono stati il gruppo Europa Verde, Movimento 5 Stelle e Unione Popolare. Si tratta di documenti di indirizzo che non avrebbero vincolato in alcun modo l'operato della Giunta, ma che rendono chiara la direzione politica. "La scelta della Pellerina come sede per il nuovo ospedale dell’area nord-ovest è farina del sacco della Giunta regionale", è il commento di Giorgio Bertola di Europa Verde, "Non passi quindi solo l’idea che la decisione in merito alla sede sia opera esclusiva del Comune di Torino. Le competenze in materia di edilizia sanitaria, è bene ricordarlo, fanno capo alla Regione Piemonte. Un assunto che è stato ribadito oggi in aula quando la maggioranza ha respinto il nostro ordine del giorno che chiedeva alla Giunta di rivalutare la scelta dell’area della Pellerina".

"Di certo, in questa vicenda, c’è solamente lo sfruttamento di un’area vergine esondabile a ridosso di un parco urbano, di cui oggi l’amministrazione regionale guidata da Alberto Cirio, si è presa una grossa fetta di responsabilità", è la conclusione di Bertola.

Sulla stessa lunghezza d'onda i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle: "No del Centrodestra e del Pd a salvare il Parco della Pellerina", commentano Disabato, Sacco e Martinetti, "La scelta dimostra quanto sia improvvisata e controproducente la gestione politica di questa Giunta, che in quattro anni non è riuscita a fare nulla sulle grandi partite per la sanità piemontese, dal Parco della Salute di Torino ai nuovi ospedali sul territorio regionale". 

"Sul Parco della Pellerina", continuano, "insistono precisi vincoli urbanistici definiti dal Piano Regolatore, con criticità dal punto di vista geologico e idraulico, senza contare le questioni legate all’inquinamento acustico. Anche l’estensione ridotta dell'area porterà a dover consumare altro suolo nel caso di futuri ampliamenti. La Pellerina è un’area verde di grande importanza per la nostra città, un bene da tutelare a tutti i costi. Torino ha numerose aree dismesse, a partire dall'ex mattatoio di via Traves, che la Regione avrebbe potuto recuperare per ospitare il nosocomio". 

"La maggioranza e in particolare il presidente del consiglio regionale in quota Lega, Stefano Allasia, ha espressamente sottolineato che ci troviamo di fronte a una scelta politica, evidentemente condivisa dalle amministrazioni regionale e comunale, di colore diverso", spiega Francesca Frediani di Unione Popolare.

"Di certo, la ponderazione dei diversi fattori presi in esame nello studio di localizzazione, incluso il rischio di esondazioni in quell’area, ha portato alla conclusione che l’area cosiddetta 'dei giostrai' sia la più idonea per la costruzione del nuovo ospedale", conclude Frediani, "Come se questa procedura, che chiedevamo di rimettere in discussione con un ordine del giorno bocciato in aula, potesse zittire le voci di cittadini, comitati e associazioni che da tempo chiedono un ripensamento e una nuova valutazione che non vada ad intaccare una delle aree verdi più importanti della città, su suolo ancora libero da cementificazione. Comunque sia, che sia tecnica o politica, difficilmente potremmo definirla una scelta di buonsenso".

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