Stranieri al voto, Fassino: "C'è ancora tanto da fare". Ghiglia: "Solo demagogia"

"L'aumento degli stranieri interessati a votare è un fatto positivo a Torino, ma c'é ancora molto perché tutti siano coinvolti nell'esercitare un loro diritto". Con queste parole un portavoce del comitato elettorale di Piero Fassino commenta le cifre - quasi definitive - sugli stranieri comunitari che hanno fatto domanda per votare alle Elezioni Comunali del 15-16 maggio 2011.

Per Alberto Musy, candidato del Terzo Polo a sindaco di Torino, "la comunicazione agli stranieri sulla possibilità a votare alle Comunali è stata fatta con un po' di negligenza". Lo afferma ricordando di avere dedicato sul suo sito internet una pagina all'argomento. "Le informazioni contenute nella lettera mandata agli stranieri non era abbastanza efficace - sostiene Musy - e il termine di 40 giorni prima delle elezioni mi è parso un po' eccessivo. Il fatto di trovarsi a che fare con un diritto da potere esercitare - conclude il candidato del Nuovo Polo - doveva essere spiegato un po' meglio".

Di tutt'altro avviso uno dei rappresentanti più in vita della destra torinese. Il fatto che solo il 3,2% degli stranieri abbia fatto richiesta di votare alle prossime amministrative "dimostra come, sul tema 'immigrati', la sinistra a Torino abbia fatto solo demagogia, strumentalizzazione politica". Lo afferma Agostino Ghiglia, vice coordinatore regionale del Pdl. Ghiglia rivolge un un appello agli stranieri "affinché si rechino ad iscriversi alle liste elettorali" e alle istituzioni perché ricordino loro che è possibile esercitare il loro diritto al voto, iscrivendosi fino all'ultimo giorno utile".

A Torino solo 1.508 stranieri comunitari (il 3,2% su 46.343) hanno presentato domanda di iscrizione nelle liste elettorali e potrà così votare alle elezioni comunali del 15-16 maggio.