Il popolo silenzioso di Tiziano Fratus: mostra fotografica
Meditazioni fotografiche di un cercatore d'alberi attorno a dieci giganti d'Italia. Nell’arco di vent’anni di viaggi e campagne di alberografia, Tiziano Fratus ha visitato migliaia di grandi alberi, centinaia di boschi, orti botanici e giardini storici, molte riserve. Spesso ne ha parlato su quotidiani e riviste con le quali ha collaborato, ne ha scritto nei libri – preferisce chiamarli “silvari” – che ha avuto l’avventura di pubblicare per editori di largo respiro ed editori indipendenti. Fotografare alberi è un artigianato al quale ha attribuito una propria importanza, distinta ma non meno precisa o dettagliata rispetto alla scrittura, e infatti diverse sue pubblicazioni sono accompagnate da scatti colti durante le sue meditazioni arboree e silvatiche.
Il popolo silenzioso è la più contenuta e intima delle esposizioni fotografiche di Tiziano Fratus, dedicata alla contemplazione di una manciata di giganti del patrimonio arbo-monumentale del nostro paese: il castagno dei Cento Cavalli sulle pendici dell’Etna, il larice di Pietraporzio sulle Alpi Marittime, gli olivastri millenari di Luras in Sardegna, il pino loricato Italus sulle creste del Pollino, il larice millenario dell’Alpe Ventina in Alta Valmalenco, l’ulivo detto della Strega a Magliano in Toscana, il faggio del Pontone, simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo. Nondimeno Fratus ha studiato alcuni alberi cittadini, adattati alla dimensione urbana: è il caso di uno dei grandi alberi di Merano, un calocedro secolare, dei platani del Parco di Villa Borghese a Roma, della canfora dei giardini del Museo di Capodimonte a Napoli.