"A filo d'acqua", continua la rassegna Camaleontika ad Almese
Camaleontika è la rassegna teatrale organizzata dall’associazione M.O.V. – Moderne Officine Valsusa e dalla compagnia Fabula Rasa ad Almese(TO), comune della bassa Valle di Susa, in collaborazione con Piemonte dal Vivo e grazie al sostegno del Comune di Almese. La direzione artistica è a cura di Beppe Gromi, insieme a Katia Bolognesi, Francesca Zitti e Valeria Fioranti.
Il terzo appuntamento del 18 febbraio alle ore 21:00 porta sul palco del teatro valsusino “A filo d’acqua – In superficie un’isola si distende”, spettacolo allestito dall’associazione Voci Erranti con il gruppo laboratorio REMS di Bra per detenuti con patologie psichiatriche.
Il laboratorio teatrale alla REMS di Bra (REMS: Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) nasce nel 2015 dalla collaborazione fra la clinica San Michele di Bra, che ospita la REMS, e l’associazione di formazione e produzione teatrale Voci Erranti. La direzione della struttura ha creduto e investito in un’attività ritenuta utile ed educativa per gli utenti della residenza. Simone Morero dell’associazione Voci Erranti, insieme alle educatrici della struttura Sara Ghigo e Federica Carrero, conduce il laboratorio che ha portato all’allestimento di tre spettacoli, “Metamorfosi”, “Radio Rems”, presentato alla rassegna nazionale di teatro e carcere “Destini Incrociati” nel 2019 e “A filo d’acqua”, allestito nel 2022.
Con regia di Simone Morero, lo spettacolo ha una durata di 55 minuti ed ha come protagonisti Federica, Sara, Danilo, Gianluca, Ginariello e Guglielmo. Ciò che viene messo in scena è “un naufragio, la metafora di un'isola che il mare separa da tutto ciò che apparteneva alla vita di ciascuno. A un certo punto, scompare anche il mare ma se ne continua a sentire il rumore: acqua, vita in divenire che reclama altra vita. E la vita, ora, non può essere che quella sull’isola. Corpi, storie e sentimenti si incontrano: gioco, dolore, fiducia, profondità e leggerezza, un cappello, qualche dispetto e poesia. Ecco che gli occhi rivedono il mare”.
L’associazione Voci Erranti è nata nel 2000 all’interno dell’Ex Ospedale Psichiatrico di Racconigi dopo l’esperienza di un laboratorio teatrale con un gruppo di malati e infermieri psichiatrici, con il desiderio di dare voce, attraverso il teatro, alle persone che vivono ai margini e con loro narrare, celebrare e fare memoria. Oggi è un’associazione di formazione e produzione teatrale presente in tante realtà artistiche e socio-educative, punto di riferimento per il Teatro Sociale, co-fondatori del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere. Dal 2017 sono anche cooperativa sociale al fine di realizzare progetti di reinserimento sociale e lavorativo per persone svantaggiate ed hanno ricevuto il Premio della Critica ANCT- Teatri delle Diversità- Roma 2018