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Domenica, 28 Aprile 2024

"Come un monolocale qualunque": uno stabilimento dell'automotive di Torino finisce in vendita su internet

I più grandi stabilimenti d'Italia e d'Europa subiscono il disimpegno di Stellantis: siamo andati nel quartiere industriale che ha fatto grande la Fiat e l'Italia. Qui anche le aziende dell'indotto vedono la fine di un'epoca

"Di questo passo, dopo la Maserati, tra sei anni metteranno in vendita su Immobiliare.it anche lo storico stabilimento di Mirafiori". A dirlo è Giacomo Zulianello, storico lavoratore della Maserati, e lo fa con ironia, ma anche con molto amarezza: "La mia non è una nostalgia dei muri, ma del tipo di clima che c'era là dentro". La notizia che ha fatto rumore, e non poco, è la pubblicazione su una piattaforma di vendita online dello storico stabilimento della Maserati di Grugliasco.

"Io in quello stabilimento sono entrato a 27 anni, altri sono entrati a 18, c'è chi si è sposato lì dentro, chi ha messo su famiglia", racconta Zulianello, "Sorprende il fatto che abbiano messo in vendita su un sito di annunci immobiliari un pezzo di storia dell'auto italiana. Il modo, la forma, in questo caso è anche sostanza". Sostanza che per qualcuno vuol dire dismissione dell'impegno produttivo di Stellantis a Torino e in Italia.

"Non c'è la considerazione di cosa è stato quello stabilimento e di quello che ha rappresentato. Anche nei modi proprio perché è stato messo su un portale di annunci come un qualsiasi loft in centro", dice Giovanni Mannori, responsabile della Fiom di Mirafiori, "questo ci ha dato l'idea della dismissione anche nell'immagine di quel che è stata l'auto per la famiglia Agnelli, per Torino e per la FIAT".

Un disimpegno che colpisce anche l'indotto. Un esempio è la Lear, azienda che si trova a 550 metri di distanza in linea retta dallo stabilimento della Maserati di Grugliasco. Lì i lavoratori da giorni sono in presidio permanente perché a fine anno per loro scadrà la cassa integrazione perché nel settore automotive a Torino non vi sono più commesse. Il rischio è che 300 persone vengano licenziate.

"Il disimpegno di Stellantis a Torino si ripercuote prepotentemente sull'indotto e lo vediamo oggi con la Lear", spiega Giovanni Mannori, "Questa ricaduta Torino la vede in modo drammatico con lo scemare della popolazione. Una popolazione che sta abbandonando la città, che è sempre più vecchia e sempre meno produttiva. Questo è dovuto al processo di deindustrializzazione che Stellantis, prima Fiat, ha messo in atto da vent'anni".

Fermandosi a osservare il cambio turno a Mirafiori quell'invecchiamento dei lavoratori di cui la Fiom parla è plastico. Chi entra nella maggior parte dei casi ha i capelli bianchi, un'andatura stanca e il peso dell'età sulla schiena. Tra cinque o sei anni, ci dicono, il 60% dei dipendenti andrà in pensione e Mirafiori si auto chiuderà da sola: "Se quello che sta avvenendo continuerà a esserci, quindi un progressivo spegnimento delle attività, una progressiva uscita dei lavoratori, fra un po' anche le aree di quello che è stato il più grande stabilimento d'Europa saranno messe su Immobiliare.it. Magari per farci un grande monolocale".

Stellantis vende online lo stabilimento Maserati 

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