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Il trasferimento è imminente: detenuti aggrediscono e feriscono tre poliziotti nel carcere di Torino

Trasportati in ospedale, sono stati poi dimessi in tarda mattinata

Scene di ordinaria follia nel carcere di Torino, questa mattina, sabato 14 gennaio 2023, attorno alle 9.

Un ispettore e due agenti sono stati aggrediti - riportando traumi e contusioni, poi giudicate guaribili dai 10 ai 5 giorni - dopo essere stati aggrediti da alcuni detenuti che avevano appena saputo del loro imminente trasferimento in un'altra sede, inscenando una protesta decisamente violenta, con atti di autolesionismo e danni alle celle dopo incendi e distruzioni di neon e suppellettili.

“Si è vissuta nel carcere di Torino una situazione di altissima tensione. Si tratta di eventi violenti conseguenza della grave situazione penitenziaria già ampiamente annunciata dal Sappe, aggravata anche dalla mancanza di personale di Polizia nel carcere torinese”, Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria).

Per Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri, “i gravi episodi avvenuti nel carcere di Torino, che non hanno avuto un tragico epilogo grazie all’attenzione ed alla prontezza del personale di Polizia penitenziaria, riporta drammaticamente d’attualità la grave situazione penitenziaria”. Capece ricorda che poche settimane fa  “il SAPPE aveva preannunciato lo stato di agitazione del Personale per l’assenza di provvedimenti che contrastino le continue violenze in carcere e le aggressioni alle donne e agli uomini in divisa. Riteniamo che la grave situazione in cui versano le carceri italiane imponga un'inversione di marcia da parte del vertice politico e amministrativo del Ministero della Giustizia e più in generale del governo. Il Ministero della Giustizia e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria poco e nulla hanno fatto per porre soluzione alle troppe problematiche che caratterizzano la quotidianità professionale dei poliziotti penitenziari: ma non si può continuare a tergiversare! Non si perde altro prezioso tempo nel non mettere in atto immediate strategie di contrasto del disagio che vivono gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria è irresponsabile”.

Ancora più dura la posizione dei sindacati Sinappe, Osapp e Fns-Cisl, che parlano di altre aggressioni: "Venerdì un detenuto straniero ventiquattrenne ha sputato in faccia, senza motivo alcuno, ad un agente che ha dovuto fare ricorso alle cure necessarie presso l’ospedale Amedeo di Savoia. Nella mattinata di oggi, sabato, una decina di detenuti che dovevano essere trasferiti per sfollamento in altri istituti della regione hanno dato vita a disordini ed hanno aggredito due agenti e un ispettore di polizia penitenziaria i quali hanno dovuto fare ricorso alle cure presso il pronto soccorso e sono stati dimessi con 5 e 10 giorni di prognosi. La situazione del carcere di Torino è sempre più incandescente e pericolosa. Le organizzazioni sindacali rinnovano l’invito al ministro Nordio di recarsi con urgenza a Torino, unitamente al nuovo capo del Dap. La polizia penitenziaria non ce la fa più, il carcere e nel totale caos e il personale rischia la propria incolumità”. 

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