La Questura 'zittisce' i poliziotti: "Nessuna condivisione della protesta"
Erano venute meno le esigenze operative che ne avevano imposto l'utilizzo di caschi e scudi, per questo gli agenti si sono disarmati di fronte ai manifestanti. Lo precisa la Questura di Torino
Durante la giornata di oggi, in cui è andato in scena lo sciopero dei Forconi, gli agenti di Polizia, sia in corso Bolzano, sia in piazza Castello davanti al Palazzo della Regione Piemonte, si sono tolti il casco e lo scudo davanti ai manifestanti. Un gesto che ha stupito molti e che in alcuni casi ha addirittura emozionato (vedi lettera di Paola, una nostra lettrice).
Sul web sono impazzati i video dei poliziotti "vicini" e "solidali" con i cittadini (VIDEO 1 - VIDEO 2). Ma la realtà è diversa. A dirlo ci pensa la stessa Questura di Torino. "I poliziotti in servizio si sono tolti il casco su disposizione del funzionario responsabile - comunicano -. Lo hanno fatto essendo venute meno le esigenze operative che ne avevano imposto l’utilizzo. A tale gesto - spiegano ancora dalla Questura - non appare possibile, pertanto, riconnettere significati non attinenti alle regole d’impiego dei dispositivi individuali di protezione e, tantomeno, di condivisione delle istanze dei manifestanti".
Chi pensava che i poliziotti lo avessero fatto per esprimere solidarietà dunque rimarrà deluso. Resterà comunque un bel momento che attesta che la manifestazione era pacifica, fatto salvo per le due sassaiole a cui oggi Torino ha dovuto assistere.