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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Scarmagno

L'incendio e i danni non fermano le aziende: "Ripresa delle attività al più presto"

Tutte le quattro aziende coinvolte nell'incendio dell'ex stabilimento Olivetti, hanno intenzione di riprendere l'attività nel più breve tempo possibile e per affrontare l'emergenza chiederanno la cassa integrazione ordinaria per evento catastrofico imprevedibile

Le aziende coinvolte nell'incendio di Scarmagno, che ha quasi completamente distrutto l'ex stabilimento della Olivetti, si sono riunite insieme ai sindacati all'Unione Industriale di Ivrea per parlare della situazione a fronte degli ingenti danni causati dalle fiamme. Per i lavoratori di Celltel, Wirelab, Innovis e Comdata verrà chiesta nel più breve tempo possibile la cassa integrazione ordinaria per evento catastrofico: questo è il primo passo per affrontare l'emergenza.

L'obiettivo dichiarato è quello di riprendere l'attività velocemente. A rischio c'è il posto di lavoro di circa 600 dipendenti: 216 sono lavoratori della Celltel, che si occupa di riparazione di telefonini e ha tra i clienti Telecom, Olivetti, Fastweb, Mediaset e Poste Italiane e hanno subito circa 15 milioni di euro di danni. La proprietà vorrebbe poter utilizzare i tre capannoni vuoti appartenenti alla Pirelli e ha già avviato i contatti per verificarne la fattibilità. Un'ipotesi a cui guarda anche Wirelab, 42 dipendenti, che costruisce e ripara piastre elettroniche per la telefonia pubblica.

Si è già mossa invece Comdata che a Scarmagno conta 400 dipendenti, di cui 170 della società Innovis e 230 di Comdata Spa. L'azienda ha spostato 100 dipendenti in altre sedi del Canavese ed entro lunedì riprenderanno il lavoro altre 150 persone, per gli altri il rientro è previsto al più tardi entro fine aprile.

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