rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Il boss mafioso Turi Ercolano non ha perso il vizio: è a processo a Torino per estorsione a un imprenditore

Era noto per essersi cucito le labbra nel corso del maxiprocesso di Palermo

Al maxiprocesso di Palermo si cucì la bocca con una spillatrice per protestare contro i pentiti che con le loro parole ai giudici istruttori Giovanni Falcone e Paolo Borsellino avevano riempito migliaia di pagine di verbali per spiegare come funzionava la cupola di Cosa Nostra. A oltre 30 anni da quelle immagini e dopo aver scontato 38 anni di carcere, Salvatore Ercolano detto Turi è di nuovo sotto processo a Torino, dove deve rispondere di associazione a delinquere di stampo mafioso, porto d’armi ed estorsione aggravata in concorso con due persone.

Tra il 2018 e il 2019 i coimputati (di cui uno assistito dall'avvocato Domenico Peila) avrebbero avvicinato il titolare di un autonoleggio presentandosi come emissari del boss e proponendogli protezione in cambio di denaro. Vere e proprie minacce, secondo il pm Paolo Toso della procura di Torino, veicolate "utilizzando la forza d'intimidazione derivante dall'appartenenza all'associazione mafiosa di cui Ercolano è stato elemento di vertice". Per "stare tranquillo" e scongiurare "eventuali problemi, che sarebbero comunque potuti arrivare" per sé e la ditta, l'imprenditore aveva effettivamente versato quasi 3mila euro in più tranche, tra luglio 2018 e il Natale 2019, riscossi da uno degli emissari del boss.

A dibattimento, a ottobre 2023, la vittima è stata sentita come testimone, ma ha risposto in maniera evasiva alle domande del pm, mentre il giudice ha mandato gli atti in procura per valutare l'ipotesi di falsa testimonianza e reticenza a carico di un altro teste. 'Zio Turi', che nel processo è assistito dall'avvocato Salvo Lo Greco, è anche accusato di aver fabbricato armi clandestine in proprio e di aver detenuto e ceduto armi o parti di armi da guerra.

Esponente di spicco del clan catanese dei Santapaola-Ercolano (di Nitto Santapaola è il cugino) e già condannato nel maxiprocesso di Palermo, il boss ora 73enne è stato arrestato nel febbraio 2021 dai carabinieri del comando provinciale di Torino su richiesta della direzione distrettuale antimafia ed è finito ai domiciliari.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il boss mafioso Turi Ercolano non ha perso il vizio: è a processo a Torino per estorsione a un imprenditore

TorinoToday è in caricamento