Usura, in manette un uomo e la sua compagna di Torino: chiedevano interessi fino al 100%

Chiedevano tassi di interesse fino al 100% sui prestiti che concedevano. Per questo sono stati arrestati, perché sulle teste di un uomo e una donna italiani del torinese pende l'accusa di usura. Le vittime dei due secondo i carabinieri sarebbero almeno 29 piccoli imprenditori. 

A finire in manette sono stati un uomo di 49 anni nato a Torino e residente a Grugliasco che risulta essere disoccupato e la sua compagna, una donna di 47 anni nata e residente a Torino che è agli arresti domiciliari. I due sono gravemente indiziati del reato di usura e, nel caso dell'uomo, anche di quello di tentata estorsione. 

Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri i due avrebbero concesso prestiti a tassi usuranti nel periodo compreso tra il 2016 e il 2022 nelle città di Torino e Borgaro Torinese. A interrompere la loro attività è stata la denuncia per estorsione di un imprenditore nell'aprile 2022. Da qui le indagini che avrebbe portato alla luce un'attività consolidata di usura rivolta a imprenditori in difficoltà economica. 

La compagna dell'uomo, secondo le ipotesi investigative, sarebbe ritenuta la presunta contabile dell'attività usuraria. Durante le perquisizioni effettuate presso il loro domicilio, sarebbe stato rinvenuto anche un libro mastro contenente nomi e cifre in denaro. A due sono anche stati sequestrati preziosi, oggetti da collezione e 63.000 euro. 

Inoltre, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo urgente del conto corrente dell'uomo (25.000 euro circa), di una società di ristorazione a esso collegata e di 20.900 euro presenti sul conto corrente della donna. Quest'ultima cifra corrisponderebbe ai presunti versamenti in contanti utilizzati per sostenere le spese del compagno.