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Cronaca Vallette / Via Maria Adelaide Aglietta, 35

Carcere delle Vallette a Torino, ancora due aggressioni e spunta anche la grappa artigianale

Un detenuto protagonista dell'accaduto si era ubriacato

Ancora due aggressioni nella giornata di ieri, martedì 15 agosto 2023, nel carcere delle Vallette a Torino con agenti feriti e lavoro extra per la polizia penitenziaria.Nella prima serata, un detenuto ubriaco dopo avere bevuto una notevole quantità di grappa artigianale autoprodotta, mettendo a macerare frutta marcia in bacinelle e secchi, è stato prima coinvolto in una rissa e poi, mentre era in attesa di essere medicato, ha preso per il collo un agente cercando di strangolarlo. Gli altri poliziotti penitenziari lo hanno bloccato. Trasportato all'ospedale Maria Vittoria, il ferito è stato dimesso con  una prognosi di cinque giorni.

Poco dopo questo episodio, nella sezione femminile una detenuta ha lanciato del liquido non identificato (forse contenente urina) in faccia a un'agente che, per evitarlo, ha riportato una distorsione a un piede. Anche in questo caso disposto il trasporto all'ospedale Maria Vittoria, dove le è stato applicato un tutore ed è stata dimessa con una prognosi di una settimana.

"Non sappiamo più cosa aggiungere e cosa dire - dice l'Osapp, sindacato di polizia penitenziaria che ha diffuso la notizia -, il totale caos e Il marasma sempre più dilagante sia a Torino, che sembra ormai aver raggiunto il primato nazionale degli eventi critici, che altrove, stanno determinando nel personale di polizia penitenziaria forte malessere e totale apatia. Il ministro Carlo Nordio oltre a pensare alle caserme dismesse e alle telefonate si detenuti si concentri sulle aggressioni in danno del personale di polizia penitenziaria e disponga di conseguenza al fine di far cessare questo agire da parte della popolazione detenuta che oramai è fuori controllo e le carceri sono in balia dei detenuti. Chiediamo con forza l’intervento immediato del ministro Nordio affinché si pronunci per la tutela dell’incolumità fisica degli uomini e delle donne della polizia penitenziaria che prestano servizio negli istituti della nazione".

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