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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Barriera di Milano / Via Gottardo

Omicidio di Massimo Melis, indagini aperte: accertamenti su ex fidanzato della sua amica

Ma non si è mai mosso di casa

Massimo Melis potrebbe essere stato ucciso per aver aiutato e protetto la donna - che conosceva da tempo - con la quale era andato a cena la sera del 31 ottobre. Il 52enne operatore della Croce Verde di Torino è stato ucciso con un colpo di pistola alla tempia mentre si trovava all'interno della sua Fiat Punto in via Gottardo, dopo aver accompagnato a casa l'amica. L'autopsia eseguita dal medico legale Roberto Testi ha confermato che il decesso è avvenuto intorno alle 21, subito dopo essersi separato dalla donna.

Proprio il fatto che l'assassino sapesse dove trovarlo è un elemento forte in mano agli investigatori della squadra mobile, coordinati nelle indagini dal pm Chiara Canepa: l'omicidio potrebbe essere legato in qualche modo alla relazione tra Melis e l’amica, relazione che qualcuno avrebbe mal sopportato. Quella sentimentale è naturalmente la pista privilegiata dagli inquirenti, ma non se ne escludono altre e si indaga a tutto campo per dare una spiegazione a un'esecuzione tanto spietata.

La pista dell’ex compagno della donna

La pista dello stalker della donna, al momento, sarebbe quella privilegiata. Uno stalker che sarebbe un ex fidanzato della donna che Massimo Melis scortava fino al pianerottolo di casa. Lei non aveva mai presentato denunce. Il soccorritore e autista di ambulanze della Croce Verde potrebbe essere stato ucciso per avere aiutato l'amica in difficoltà. L'uomo non si è però mai mosso di casa.

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