rotate-mobile
Attualità Corso Bramante

Torino, trapianto da fantascienza: cuore trasportato fuori dal torace di un uomo, ma batte lo stesso

La squadra di medici ha dovuto affrontare 1.000 chilometri in sei ore. Alle Molinette di Torino ad attendere l'organo un uomo di 65 anni

Ha del miracolo quel che è avvenuto tra la Normandia e Torino. Protagonista un cuore che ha viaggiato fuori dal torace di un uomo, ma continuando a battere. Tutto questo grazie alla tecnologia e con l'obiettivo di salvare la vita di un uomo di 65 anni. 

Tutto inizia con la segnalazione di un potenziale donatore da Caen, in Normandia. Il suo cuore, per la rarità del gruppo sanguigno, non trova una allocazione in Francia e quindi i medici francesi lanciano un appello europeo. Il Centro Trapianti di cuore dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino non si fa scappare l'occasione e accetta l’organo che si trova però a oltre 1.000 km di distanza. 

Il viaggio è troppo lungo per trasportare in sicurezza l'organo con i metodi tradizionali e allora i medici dell’ospedale Molinette decidono che l’unico modo per far arrivare in sicurezza l’organo è di trasportarlo nella sua condizione 'fisiologica', ovvero mantenendo il flusso nelle coronarie, lasciandolo battere liberamente al di fuori del corpo umano. 

Da poco, infatti, la Città della Salute di Torino, grazie alla Fondazione Specchio dei Tempi, si è dotata di una nuova tecnologia che permette di mantenere l’organo perfuso e battente, senza più trasportarlo fermo e freddo come avviene normalmente, permettendo quindi di evitare una ischemia cardiaca prolungata e di allungare notevolmente i tempi di trasporto. Questa è la prima volta che il Centro Trapianto di cuore di Torino utilizza questa tecnologia. 

Il cuore deve dunque affrontare un viaggio di 1.000 chilometri per un totale di sei ore di viaggio, ma dopo sei ore il cuore è arrivato a destinazione, alle Molinette. Lì ad attenderlo, un paziente di 65 anni, affetto da una grave cardiopatia terminale, in attesa di un trapianto di cuore. Il cuore a quel punto viene staccato dalla macchina per essere riposizionato nel suo ambiente naturale: il torace di un essere umano. Il trapianto viene eseguito senza difficoltà tecniche dal professor Massimo Boffini, sotto la guida del professor Rinaldi e coadiuvato dal dottor Marco Ellena. 

"Ringraziamo la Fondazione Specchio dei Tempi per la donazione di questo innovativo macchinario che ci proietta nel futuro della trapiantologia", spiega il dottor Giovanni La Valle, direttore generale Città della Salute di Torino, "È stato un intervento figlio dell'esperienza e della professionalità dei nostri professionisti, che mai come in questa occasione hanno avuto il coraggio provare e di riuscire ad abbattere frontiere che finora non avevano permesso di effettuare trapianti di cuore oltre un determinato numero di ore. Cosa mai neanche immaginata fino ad ora". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Torino, trapianto da fantascienza: cuore trasportato fuori dal torace di un uomo, ma batte lo stesso

TorinoToday è in caricamento