Torino, Montaruli (FdI) contro la pellicola No Tav: "Proiettato grazie ai soldi dello Stato, quello che loro contestano"

Venerdì 25 novembre 2022 a Torino scatta l'edizione numero 40 del "TFF", il "Torino Film Festival". A ventiquattro ore dall'inaugurazione, monta la polemica per il film "La Scelta", scritto e prodotto da Carlo Bachschmidt, Stefano Barabino e Michele Ruvioli.

Un film sul movimento No Tav, sulla lotta per dire "no" alla Torino-Lione e su tutto ciò che è successo in Valle, che sarà proiettato sia sabato 26 novembre 2022 sia giovedì 1 dicembre 2022. 

La polemica la scatena il neo sottosegretario all’Università e alla Ricerca, l'onorevole di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli. Partendo da quanto scritto dai tre autori su Instagram: 

"In questi dieci anni di lavorazione del film abbiamo vissuto nel movimento No Tav in una forte consonanza ideale con esso. Che cosa permette a questo movimento di continuare ad esistere nonostante la repressione di Stato nelle sue molteplici forme? Il film fa emergere una soggettività che dà senso a cosa significhi fare politica. Come racconta Davide Grasso, uno dei protagonisti, chi lotta sta cercando di affermare l’importanza di restare umani, affinché "due o tre persone possano fare qualcosa assieme soltanto sulla base della loro libera scelta, senza un obbligo o un guadagno individuale". Siamo stati abituati a delegare ad altri le scelte di fondo delle nostre vite. Raccontare la lotta No Tav per noi ha significato capovolgere questo assunto, partire dalle responsabilità che ciascun individuo assume verso se stesso".

E Montaruli non ci sta: “Se si mette come direttore artistico del Torino Film Festival Steve Della Casa il risultato è questo. Una 'consonanza ideale’ con chi attacca ogni giorno operai e polizia e ulula pure alla repressione dello Stato, dimenticando che è proiettato grazie al contributo pubblico", attacca su Twitter.