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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Chiomonte

Sui muri della Val di Susa appare la scritta "Salvini Boia". Il Ministro alle Infrastrutture: "Non ci fermeranno"

La denuncia di "Cambiare Rotta Torino", organizzazione collettiva comunista

"Salvini Boia. Ora e sempre resistenza. Avanti NoTav". Questa la scritta apparsa in Val di Susa contro l'attuale ministro alle Infrastrutture, il leghista Matteo Salvini. E tra le infrastrutture nazionali c'è anche il Tav Torino-Lione, da sempre argomento di forte discussione in Valle. 

"A nemmeno quarantotto ore dalla sua nomina, Salvini ha già dato indicazioni chiari su quali sono le priorità per il suo mandato: il ponte sullo stretto, la Gronda e l’Alta Velocità (in particolare nel Sud Italia). Se Salvini si fosse “dimenticato” della Torino- Lione, ci ha pensato tempestivamente il capo della delegazione italiana alla Commissione intergovernativa della Torino-Lione, Paolo Foietta, che ha inviato subito un dossier sul tema al responsabile del Mit chiedendo un incontro, visto che entro la fine dell’anno l’Unione Europea dovrà decidere se confermare i fondi per la tratta nazionale tra Orbassano e Bussoleno. Un piano, secondo le stime di Foietta, coperto al momento da “solo” 66 milioni di euro, del tutto insufficiente per la portata mastodontica che l’opera richiede e che rischia, senza una copertura, sia di essere bocciato dal Cipes (nuovo nome del Comitato interministeriale per la programmazione economica) sia di vedere sfumare fantomatici contributi europei. Una mano sul cuore e una sul portafoglio (di fondi pubblici, è chiaro) e subito a inserire 200 milioni all’anno solo per la pianificazione del TAV nella prossima legge di bilancio, o saranno guai.

Se questo è lo scenario in cui saremo chiamati ad agire allora non possiamo che continuare a costruire l’opposizione sociale a questo Governo a 360° sul piano politico, sociale ambientale facendo nostri i valori della resistenza, dell’antifascismo e della difesa dell’ambiente. In tempi di crisi economica e ambientale, di recessione e di inflazione al 9%, quando migliaia di famiglie e di giovani non sanno come arrivare a fine mese né come pagare le bollette, quando i tetti delle scuole e delle aule delle Università crollano, pensare di finanziare con 200 milioni all’anno un’opera come il TAV è semplicemente un furto. Se la scadenza dei fondi europei e la ricerca di una copertura economica che tanto preoccupa Foietta significano un’ulteriore accelerazione sui lavori non ci faremo trovare impreparati. Ai nostri posti ci troverete per fermare questo treno, il modello di sviluppo che esso rappresenta e i boia che sono pronti a fare macelleria sociale sulla spalle di tutti noi", spiegano da "Cambiare Rotta Torino", organizzazione collettiva comunista.

Salvini: "Le minacce e i professionisti del NO a tutto non ci fermeranno"

Non si è fatta attendere la risposta di Salvini, ovviamente tramite social: "Le minacce e i professionisti del NO a tutto non ci fermeranno. Sbloccare i cantieri significa dare lavoro a operai, artigiani e imprenditori, significa rendere l’Italia più moderna e sicura, significa lavorare di più e inquinare di meno. Avanti!", scrive su Twitter, Instagram e Facebook.

La condanna del gruppo regionale Lega: "Si mettano il cuore in pace. La Tav verrà completata"

“I No Tav, primi nemici della Val Susa, si possono mettere definitivamente il cuore in pace: con Matteo Salvini ministro delle Infrastrutture la Torino-Lione verrà completata. Condanniamo fermamente le minacce rivolte al nostro segretario al quale va la nostra più sincera vicinanza, nella certezza che non arretrerà di un millimetro nel suo impegno per realizzare un’opera che non può più essere in alcun modo fermata. I no a tutto, i professionisti della guerriglia, i figli di papà di Askatasuna e dei centri sociali si devono rassegnare e arrendersi all’evidenza dei fatti. Con la Lega al Governo il vento è cambiato. E allora sì ai grandi cantieri che, proprio come la Tav in Val Susa, contribuiranno a costruire un Paese più moderno, più efficiente, più aperto all’Europa e al mondo e più sostenibile. Dire sì a tutte le grandi infrastrutture che in ogni parte d’Italia sono state bloccate da veti incrociati o da movimenti ormai fuori dal tempo e dalla storia come quello No Tav significa soprattutto dire sì al lavoro, il bene più prezioso per guardare con sicurezza al domani. Proprio grazie alla Torino-Lione più di mille persone troveranno un’occupazione in Valle. Un’occasione di rilancio, di sviluppo e di benessere che quattro facinorosi non rovineranno con le loro scritte deliranti o con la violenza delle loro manifestazioni”, commenta il presidente del gruppo regionale della Lega, Alberto Preioni.

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