Ospedale Sant'Anna, un'équipe di chirurghe salva una paziente: asportato in laparoscopia un utero di 1.600 grammi

Un'équipe di chirurghe donne (di 41, 37 e 27 anni) ha salvato una donna di 50 anni con un intervento record che ha visto l’asportazione in laparoscopia di un utero di 1600 grammi. Loperazione è avvenuta all'ospedale Sant'Anna di Torino. La particolarità di questa procedura è legata al fatto che l’utero è stato estratto senza ferite addominali laparotomiche.

"La paziente, affetta da gravi sintomi conseguenti alla presenza di voluminosi fibromi uterini (con un volume complessivo dell’utero di 1 kg e 600 grammi) è stata trattata chirurgicamente con tecnica mini-invasiva laparoscopica e l’utero è stato asportato, mediante un sacchetto di protezione, in parte per via vaginale e in parte attraverso 4 piccole cicatrici addominali di 5-10 mm. L’intervento mini-invasivo ha avuto un decorso regolare ed ha permesso di ridurre il dolore post-operatorio e accelerare la ripresa delle normali attività quotidiane. Infatti la signora è stata dimessa dopo 48 ore in ottime condizioni", fanno sapere dalla Città della Salute.

"Un caso più unico che raro"

"Sono descritti pochissimi casi al mondo di uteri estratti in laparoscopia di dimensioni superiori ai 1500g. Infatti l’utero normale ha un peso variabile tra 60-100g. In letteratura è considerato di grosso volume un utero di dimensioni superiori ai 300g ed estremamente complesso chirurgicamente se superiore ai 1.000g. In questo caso pesava 1.600g”, aggiungono dall’ospedale. 

Un intervento unico nel suo genere effettuato da una équipe tutta al femminile: ginecologhe ed infermiere (dottoresse Michela Chiadò e Silvia Parisi, la specializzanda dottoressa Arianna Arese, la strumentista Mariella Magistri), coadiuvate dall'équipe anestesiologica, coordinata dalla dottoressa Simona Quaglia. 

Si tratta del primo intervento della neonata struttura di Chirurgia ginecologica mini-invasiva ed endoscopica dell'ospedale Sant'Anna, voluta e creata dal Direttore Generale Giovanni La Valle, dal Direttore sanitario di presidio Umberto Fiandra e dal Direttore di Dipartimento Daniele Farina, in sinergia tra ospedale e università. La struttura è gestita dal dottor Paolo Petruzzelli, in collaborazione con il professor Alberto Revelli.  

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