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Olimpiadi 2026, Torino è fuori dai Giochi: scelta la Fiera di Rho

Ieri Stefano Lo Russo e Alberto Cirio avevano presentato il dossier alla Fondazione Milano Cortina

Torino è fuori dai Giochi olimpici del 2026. La scelta è caduta sulla Fiera di Rho, ieri Stefano Lo Russo e Alberto Cirio avevano presentato il dossier Torino alla Fondazione Miano-Cortina. 

"Abbiamo appreso con rammarico della decisione assunta oggi dal cda della Fondazione Milano Cortina a proposito della sede per la gare di pattinaggio di velocità delle Olimpiadi del 2026. Continuiamo a essere fermamente convinti che l’opzione Torino fosse la migliore per le caratteristiche tecniche e per la sua sostenibilità, in un momento in cui la spesa pubblica va monitorata e controllata con estrema attenzione. Da italiani continuiamo a tifare per la buona riuscita delle Olimpiadi e auspichiamo che le valutazioni che hanno portato a escludere la città di Torino siano basate su valutazioni tecniche, che tengano effettivamente conto dei tempi e dei costi di realizzazione delle strutture, e che trovino ora conferma nella realizzazione delle opere", è il commento di Stefano Lo Russo e Alberto Cirio.

Questo il commento del presidente della Regione Piemonte e il sindaco di Torino sulla decisione della Fondazione Milano-Cortina.

Il progetto presentato ieri - lunedì 17 aprile - alla Fondazione Milano Cortina 2026 prevedeva tutto, anche come arrivare in città e come muoversi dentro la città. Ma i nodi centrali, quelli che avrebbero potuto rimettere in gioco Torino, sono due: ospitalità e costi. 

Il primo punto, quello dell'ospitalità, è un grande colpo di scena. Lo Russo e Cirio avevano previsto infatti il riutilizzo dell'ex MOI, il Villaggio Olimpico che per anni è stato occupato e che da fine 2019 è stato liberato. Dentro il Camplus MOI ci sono ben 388 posti letto suddivisi in 157 appartamenti e si trova a 750 metri dall'Oval. Altro luogo per l'accoglienza sarà la Foresteria del Lingotto dove ci sono altri 200 posti letto. 

Il secondo nodo è quello legato ai costi di rifunzionalizzazione dell'Oval per il quale sono previsti lavori all'interno della struttura e fuori che sarebbero stati sostenuti dalla Regione Piemonte attraverso fonti di finanziamento già verificate e disponibili: fondi europei, fondi regionali e risorse private. 

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