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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Montagna e covid, è boom di disdette: rinunciano alle vacanze tra il 60 e il 70% dei turisti

"Servono i ristori"

Il covid imperversa, i contagi aumentano in Piemonte e anche alla luce delle restrizioni imposte dal decreto di Natale, fioccano le disdette delle prenotazioni turistiche. E il settore della montagna, che in partenza andava verso il tutto esaurito, è in questo periodo, inevitabilmente, il più colpito.

Fioccano le rinunce 

Si parla, in termini di numeri, di un 60-70% di rinunce, anche in Vialattea dove si concentrano gli amanti dello sci: numeri ancora più alti rispetto a un anno fa, quando comunque albergatori e ristoratori avevano previsto gli incassi ridotti. Questa volta si sperava di passare indenni il periodo, invece le disdette delle vacanze sulla neve, organizzate nella grande maggioranza da turisti italiani fino all'Epifania, piovono a raffica. Ed è allarme: è necessario che il Governo provveda a 'tamponare' le perdite per un comparto già duramente messo alla prova dalla pandemia. 

"Siamo preoccupati - afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, Unione dei Comuni montani -  Va detto che il dato dei contagi covid, molto diversi dallo scorso anno, è quello che ci dà più sollievo. È indubbio che il dato sanitario è principale. Il dato economico, con una decrescita improvvisa, dettata da disdette e mancanza di prenotazioni, dall'impossibilità di arrivare dall'estero, richiede, anche su istanza in queste ore delle Organizzazioni di categoria, un impegno forte politico. Devono agire Governo e Parlamento - aggiunge - , con le Regioni. Nessuno può escludere che serviranno dei ristori. Oppure l'attivazione di specifici fondi di rotazione per le imprese turistiche". 

Sulle piste, restrizioni e vaccinazioni

Nei comuni della Vialattea, da Sestriere a Pragelato a Sauze, i pochi eventi  che erano in programma in questi giorni, in vista anche di Capodanno, sono stati annullati in seguito alle nuove direttive governative; ci si muove con mascherine all'aperto e anche per sciare non mancano gli obblighi.

Inoltre partono le vaccinazioni sulla neve. Il 30 dicembre, nelle stazioni invernali di Sestriere (Torino), Prato Nevoso (Cuneo) e Alagna (Vercelli) sarà possibile ricevere la prima dose di vaccino con accesso diretto o la terza dose, nel caso di coloro che hanno già un appuntamento programmato in quello stesso giorno. Insomma, si fa di tutto per non buttare al vento  l'ennesima stagione invernale, ma il covid rema contro e la situazione sanitaria attuale non aiuta. 

Urge una politica dei ristori 

"L'offerta turistica montana, di tutto il comparto alpino, è di nuovo sotto i riflettori - ha dichiarato all'Ansa il sindaco di Pragelato e consigliere nazionale Anci, Giorgio Merlo - È quanto mai necessario, adesso, già prevedere e impegnarsi per una seria e rigorosa 'politica dei ristori' perch̀é è abbastanza evidente che i colpi della pandemia coinvolgeranno pesantemente il turismo della montagna in tutte le sue articolazioni".

Prosegue Merlo: "Serve un impegno diretto del Governo sin d'ora anche se, ad oggi, non conosciamo ancora le conseguenze di questa ennesima ondata della pandemia. Oppure, come sostiene giustamente l'Uncem, l'attivazione di 'specifici fondi di rotazione per le imprese turistiche'. Serve comunque un'azione concreta della politica affinché si prevedano adeguati ristori per un settore che ha già patito una crisi non indifferente lo scorso anno". 

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