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Domenica, 28 Aprile 2024
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Alcoltest preventivo per i ragazzi in uscita dalla movida e dai locali di Torino e provincia: si parte con cinque appuntamenti

I carabinieri e la fondazione Specchio dei Tempi lanciano il progetto di prevenzione destinato ai più giovani

'Un soffio ti può salvare la vita' è il nome del nuovo progetto, che si tradurrà in servizi speciali sul territorio di Torino e provincia, per combattere il fenomeno delle stragi del sabato sera. È stato presentato nella mattinata di oggi, venerdì 3 marzo 2023, dal comando provinciale dei carabinieri e dalla fondazione Specchio Dei Tempi. In sostanza, nei fine settimana ci saranno, in luoghi diversi, pattuglie dell'Arma insieme allo Specchiobus, che avrà un medico a bordo, che proporranno alle persone che frequentano le zone della cosiddetta movida o locali pubblici di sottoporsi all'alcoltest prima di mettersi al volante, in modo che siano coscienti di essere un pericolo per se stessi e per gli altri nel caso risultassero positivi. Questi i primi cinque appuntamenti, a cui ne seguiranno altri: 11 marzo in piazza Vittorio Veneto, 18 marzo piazza Santa Giulia, 25 marzo a San Salvario, 1 aprile in via Bossoli, di fronte all’Hiroshima Mon Amour, e 8 aprile a Sauze d’Oulx.

Lodovico Passerin d'Entrèves, presidente della fondazione Specchio dei tempi, ha sottolineato come due incidenti su cinque abbiano come protagonisti neopatentati. "L'idea - ha spiegato Angelo Conti, responsabile operativo della fondazione - è nata da una lettera di un turista che a Sestriere era rimasto colpito dai controlli dei carabinieri della compagnia di Susa fuori da una nota discoteca del paese. Si trattava di un'iniziativa molto preventiva e poco repressiva e così noi abbiamo avuto l'intuizione di renderla più strutturata e lo abbiamo proposto all'Arma, che l'ha accolta con entusiasmo. Abbiamo messo a disposizione lo Specchiobus, che ha due ambulatori medici ed è appena rientrato dall'Ucraina. Puntiamo a un progetto sereno, fatto di amicizia e di vicinanza per i giovani. Speriamo di poter essere utili loro".

Tre le finalità dal punto di vista dei carabinieri, come ha illustrato il comandante provinciale, generale Claudio Lunardo: "Il primo - ha detto - è l'apprezzamento della cittadinanza per il lavoro di prevenzione, che per noi ha un valore incommensurabile. Il secondo è cercare di avvicinare i giovani all'Arma: dobbiamo cercare di convincerli che abbiamo bisogno di fiducia e che devono aumentare da soli il loro senso di responsabilità. Ad esempio, nel caso dell'inchiesta sulla bici lanciata dalla balconata dei Murazzi ci ha colpito la partecipazione dei ragazzi che si sono presentati da noi per raccontare quello che avevano visto quella sera. Infine, naturalmente, il fatto che questo è un servizio per i cittadini e servirà a tranquillizzare la cittadinanza".

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