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Attualità Venaria Reale

Venaria Reale, città blindata per il vertice di 46 ministri degli Affari Esteri europei

Gli incontri alla Reggia

La Reggia di Venaria è stata teatro della riunione dei 46 Ministri degli Affari Esteri membri del Consiglio d'Europa. I rappresentanti si sono radunati nella Reale per la sessione annuale, la prima da quando è in atto il conflitto bellico fra Russia e Ucraina. 

Tanti i temi al centro della riunione, presieduta dal Ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio. Il primo tema è stato, inevitabilmente, la pace. Ma c'era attesa per il rapporto annuale della segretaria generale del Consiglio d'Europa, Marija Pejcinovic Buric.

Il vertice si è concluso attorno alle 14: al netto della protesta di ItalExit, la giornata non ha visto alcuno scontro con forze antagoniste.

Il sindaco di Venaria: "Giornata storica per la nostra città"

"Una giornata storica" l'ha definita il sindaco Fabio Giulivi, che ha portato il saluto della Città ai Ministri e ai capi delegazione, al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, e al sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova. 

"Abbiamo incassato il plauso per la bellezza della Reggia che ha fatto da cornice a questo vertice così storico per il contesto drammatico internazionale che stiamo vivendo. Al Ministro Di Maio ho augurato che tale confronto possa essere davvero foriero di una nuova via diplomatica che sappia avviare un percorso di pace duraturo tra Russia e Ucraina", ha commentato il primo cittadino. 

Venaria Curto Della Vedova Di Maio Giulivi-2

Sit-in di protesta a Venaria da parte di ItalExit: "70 anni di pace? No, di ipocrisia"

La mattinata è iniziata nel segno della protesta la riunione dei Ministri degli Esteri dei 46 Stati membri del Consiglio d’Europa di questa mattina, venerdì 20 maggio 2022, alla Reggia di Venaria per la chiusura del semestre di presidenza italiana.

A protestare, con un sit-in in piazza Vittorio Veneto, è il partito ItalExit. 

"Nonostante le varie dichiarazioni degli ultimi giorni, che rinnovano la solita retorica sulla difesa dei diritti umani e della fratellanza, è evidente che il tema centrale dell’incontro sarà la questione Ucraina.

Il Consiglio d’Europa arriva a questo appuntamento in una situazione di grave imbarazzo: se il suo obiettivo è la costruzione della pace attraverso la diplomazia, l’espulsione della Russia dal consiglio (avvenuta a marzo) ha dimostrato che non si tratta di un’istituzione super partes bensì dell’ennesima emanazione di un certo potere geopolitico a stelle e strisce. Così, mentre i popoli europei chiedono a gran voce lo stop all’invio di armamenti, i Ministri si incontrano per pianificare le prossime fasi della guerra: ben 27 di loro appartengono a paesi membri dell’Unione Europea, ormai apertamente schierata a favore della “diplomazia delle armi”. 

Questo Consiglio d’Europa rappresenta una passerella mediatica per permettere ai vari Governi di costruirsi un alibi: la globalizzazione ha fallito e l’Unione Europea sta collassando su sé stessa, ma con la guerra si può trovare un facile capro espiatorio per chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini - italiani in primis. Venaria sarà completamente militarizzata per reprimere o, al massimo, strumentalizzare la contestazione: il copione è sempre lo stesso, ma questo non ci impedirà di portare in piazza le nostre rivendicazioni contro l’escalation del conflitto", denuncia attraverso una nota Jessica Costanzo, onorevole del partito Italexit per l'Italia. 

Presenti anche i rappresentanti della "Variante Torinese", il movimento di cittadini che nei mesi scorsi, con in testa il loro leader Marco Liccione (presente anche lui in piazza Vittorio Veneto), si è battuto contro il green pass. 

Venaria protesta ItalExit piazza Vittorio Veneto 20 maggio 2022

Giovedì giornata a Torino

Le delegazioni europee dei 46 ministri degli Esteri sono arrivate ieri a Torino e sono state ospiti a Palazzo Madama, in vista del 132esimo comitato dei Ministri degli Esteri del Consiglio d'Europa di oggi alla Reggia di Venaria.

Ieri dalle 9 alle 24, la prefettura aveva inibito l'accesso in piazza Castello, via Accademia delle Scienze, Piazza Carignano e Viale dei Partigiani fino all'incrocio con Corso San Maurizio, mentre l'apparato di sicurezza delle forze dell'ordine si era già attivato da giorni, con arrivo in città di uomini e mezzi.

Il discorso di saluto del Sindaco di Torino davanti alle delegazioni del Consiglio d’Europa

"Autorità, Onorevoli Ministri,

Illustre Capo Delegazione,

Signore e signori,

sono lieto di indirizzare a tutte le delegazioni partecipanti il più caloroso benvenuto a Torino.

È per me motivo di grande soddisfazione accogliere a Torino la 132a Sessione del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, voi che siete espressione dei 46 Paesi membri, in rappresentanza di 700 milioni di cittadine e cittadini europei.

Torino ha un forte senso europeista. A partire dalla sottoscrizione della Carta Sociale Europea contro le disuguaglianze e le povertà, lanciata in Italia, proprio qui a Torino, nel 1961. Dove i principi comuni espressi furono: più liberi, più sicuri, più coesi.

Il Consiglio d’Europa è figlio di quel multilateralismo che caratterizzò gli anni successivi al Secondo conflitto mondiale. Una motivazione, una spinta basata su una considerazione ancora attuale: la collaborazione riduce la contrapposizione, contrasta la conflittualità, aumentando le possibilità di composizione positiva delle vertenze. Che le divisioni rendono più deboli e rinchiudersi dentro i propri confini ci rende più vulnerabili.

Ospitando questi giorni di Consiglio d’Europa Torino vuole riaffermare la sua forte vocazione internazionale desiderosa di condividere con il mondo la sua bellezza e il suo patrimonio storico.

Sono onorato di ospitare questa edizione nonostante il contesto per l'Europa e per il mondo siano complessi, proprio per questo credo sia ancora più necessario testimoniare e sostenere i valori fondanti del Consiglio d'Europa: pace, democrazia, stato di diritto e diritti umani e l'importanza di un co -operazione intorno a questi valori.

Confido che i 46 Ministri degli Affari Esteri degli Stati membri del Consiglio troveranno nella nostra bella città e nella nostra meravigliosa regione il luogo ideale per rafforzare il sentimento di fratellanza e di amicizia tra nazioni e popoli.

Sarebbe per noi un grande piacere se, accanto agli importanti impegni in programma, voi e i membri della vostra delegazione poteste avere il tempo di scoprire il patrimonio culturale e naturale di una città incastonata tra le montagne olimpiche e colline, circondata da fiumi e abbellita con gioielli architettonici che raccontano la nostra storia e la storia dell'Unità d'Italia.

Augurandovi un proficuo e piacevole soggiorno a Torino, porgo a tutti i voi il benvenuto di tutta la comunità torinese".

Torino, delegazioni ministri esteri europei

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