C'erano anche due suore e una ragazza coreana davanti al Palazzo della Prefettura di Torino al presidio di protesta contro il trasferimento del Suk in via Carcano. Soprattutto residenti del quartiere che difendono prima di tutto un'idea di riqualificazione di Borgo Dora che però metta al centro le persone. Contemporaneamente dentro il Palazzo della Prefettura si svolgeva il terzo incontro tra la sindaca Chiara Appendino, il Prefetto Claudio Palomba, l’associazione Vivi Balon e il presidente della Circoscrizione 7 Luca Deri. 

Se si deve parlare di riqualificazione del quartiere, per i residenti non si può prescindere dall'aspetto sociale e dalle priorità: "Prima di spostare la polvere del Balon sotto la polvere di via Carcano si pensi allo spaccio". E poi hanno voluto mettere in risalto l'aspetto storico e sociale di quel mercato: "Quello che voi chiamate Suk è l'anima del Balon: straccivendoli che dal 1700 vendono materiale povero". "L'idea che persone che sono tra gli ultimi debbano essere ghettizzate è sbagliata".

Un progetto di riqualificazione che per i residenti dovrebbe puntare alla convivenza tra quel che è il Balon e quel che dovrebbe diventare Porta Palazzo per l'amministrazione: "Va bene il Mercato Centrale, ma poi torno al Balon". Infine una curiosità: in prima linea a protestare contro lo spostamento del Suk c'era anche una ragazza coreana che da 6 anni è a Torino: "Quando vengono amici dalla Corea li porto sempre lì".