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La Juventus batte il Real Madrid 3-1 in amichevole: segna Vlahovic, che esulta "alla Dybala"

Potrebbe andare al Chelsea in cambio di Lukaku e conguaglio

Dopo la vittoria ai calci di rigore contro il Milan, la Juventus batte anche il Real Madrid e conclude da imbattuta il ciclo di partite americane.

Al Camping World Stadium di Orlando, in Florida, i bianconeri battono 3-1 i "blancos" grazie alle reti di Kean al 1', Weah al 20', Vinicius Jr. al 39' e di Vlahović al 95'. 

Il risultato, però, non esprime quanto davvero visto in campo. Perchè se è vero che nei primi venti minuti c'è stata solamente la Juventus, vera dominatrice, poi è salito in cattedra il Real, assoluto padrone del gioco ma del tutto impreciso sotto porta. 

Allegri decide di affidarsi al seguente "undici": Szczesny (46' Pinsoglio); Danilo (72' Huijsen), Bremer (67' Rugani), Alex Sandro (46' Gatti); Weah, McKennie (67' Nicolussi C.), Locatelli (72' Barrenechea), Miretti (46' Iling-Junior), Kostić (46' Cambiaso); Chiesa (77' Vlahović), Kean (46' Milik). 

I bianconeri mettono una ipoteca al match già al 1' con Alex Sandro che recupera uno splendido pallone a Modrić, a ridosso dell'area di rigore del Real. Sfera a Locatelli che verticalizza di prima intenzione, Kean serve Chiesa che apparecchia per McKennie ma che colpisce il palo. Sulla ribattuta ecco nuovamente Kean che insacca senza problemi.

Al 20' il raddoppio con Weah, che sfrutta appieno una pregevole azione partita da Chiesa e finalizzata ancora una volta da McKennie, autore dell'assist vincente.

Il Real non ci sta e inizia a macinare gioco e a far indietreggiare la Juventus. A salire in cattedra è Szczesny, che salva su Bellingham ma non può nulla al 39' sul tiro di Vinicius Jr che accorcia le distanze. Nel finale di frazione, ancora il portiere polacco protagonista con una super parata sul tiro di Nacho Fernandez dal limite dell'area.

Pinsoglio, entrato al posto di Szczesny non corre particolari pericoli proprio per i ripetuti errori sotto porta e dal limite del Real, che per tutta la ripresa prova a cercare la via del pareggio. Le azioni più pericolose portano la firma di Bellingham e Joselu.

A dieci dalla fine entra Vlahovic e, nonostante le voci di mercato e il possibile scambio (e conguaglio) con il Chelsea per Lukaku, trova il 3-1 finale a una manciata di secondi dal triplice fischio, esultando e facendo vedere a tutto lo stadio la sua maglia e il suo numero. Come fece Dybala un anno fa. Una esultanza che rimarca come l'attaccante non abbia alcuna intenzione di lasciare la "Vecchia Signora"...

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