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CasaPound al Salone del Libro, Chiamparino: "Non si può impedirne la presenza" | VIDEO

Sulla polemica che avvelena la vigilia della kermesse, è intervenuto anche il governatore

"La presenza di Altaforte al Salone del Libro non si può impedire". Sulla polemica che in questi giorni avvelena la vigilia della tanto attesa kermesse libraria torinese, è intervenuto anche il governatore uscente del Piemonte Sergio Chiamparino a margine del forum PoliticaPresse. 
"Da tempo ci troviamo davanti - ha commentato - ad aperte apologie del fascismo e manifestazione politiche, penso a Casa Pound o Forza Nuova, che esplicitamente fanno riferimento al nazismo e al fascismo. Il mio invito mio è che è tempo che su questi fenomeni le autorità preposte valutino se ci sono gli estremi di appellarsi alla Costituzione che vieta la rifondazione del partito fascista. In assenza di questo, al di là dei miei giudizi personali, cioè che non gradisco la presenza di quella casa editrice al Salone del Libro, altro conto è impedirle di esercitare un suo diritto".

La polemica

La presenza con uno stand al Salone della casa editrice Altaforte, vicina a Casa Pound, che ha edito l'ultimo libro di Matteo Salvini ha già creato non pochi dissapori nell'ambiente. Poche ore fa il collettivo di scrittori Wu Ming ha annunciato che non ci sarà, come invece previsto dal programma - "Mai accanto ai fascisti" hanno scritto in una nota -, così come ha rinunciato anche lo scrittore e saggista Carlo Ginzburg. Hanno creato scalpore anche le dimissioni di Christian Raimo dal gruppo consulenti del Salone del Libro che però, in un post su Facebook, ha annunciato che alla fiera al Lingotto non mancherà come "lettore, autore e cittadino".

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