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Immigrazione, Stefano Lo Russo: "A Torino situazione critica, siamo al massimo della capienza"

Il sindaco ha poi spiegato che non crede che sia necessario aprire a Torino un nuovo centro di prima accoglienza

Stefano Lo Russo, il sindaco di Torino, è tornato a parlare dell'emergenza immigrazione che starebbe coinvolgendo molti Comuni italiani. Anche a Torino la situazione sarebbe critica. 

"La situazione è estremamente critica in quanto gli arrivi e la distribuzione dei migranti sta mettendo sotto stress la rete di accoglienza ordinaria e straordinaria che è stata attivata", spiega Lo Russo, "La situazione è critica a Torino perché siamo al massimo della capienza. Lo è nei Comuni della Città metropolitana dove sono stati distribuiti gli altri migranti dal ministro degli interni. È chiaro che la situazione per la strutturalità che ha non possiamo più considerarla emergenziale, è strutturale ed è un tema che il Paese deve affrontare nella sua interezza". 

Per questo Lo Russo ha ribadito per l'ennesima volta la necessità di avviare percorsi di integrazione dei minori stranieri, anche non migranti: a Torino ci sono 27.000 minorenni stranieri residenti. Un tema che si lega secondo Lo Russo con la questione natalità: a Torino c'è il 33% dei torinesi che ha più di 60anni e il 14% che è minorenne. 

Un tema che secondo il sindaco di Torino deve essere affrontato "fuori da ogni tipo di ideologia politica e di strumentalizzazione partitica soprattutto quando diventa oggetto di scontro elettorale esasperato nei toni". "Non credo che la soluzione sia quella di costruire hub con dimensioni rilevanti", ha aggiunto Lo Russo rispondendo a chi chiedeva della richiesta della Prefettura di aprire un nuovo centro di prima accoglienza a Torino. 

"Un ulteriore elemento che credo doveroso segnalare al Governo è quello di garantire un'accoglienza degna di questo nome, e occorre portela gestire", ha concluso Lo Russo, "La preoccupazione è anche quella di molti colleghi sindaci del torinese che hanno ricevuto anche piccoli gruppi di migranti che però in situazioni dove ci sono pochi residenti possono creare potenziali problemi. Una questione che va affrontata in moro urgente, con uno spirito non di contrapposizione tra buoni e cattivi e senza esasperazione dei toni". 


 

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