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A Torino scatta il divieto di fumare all'aperto: "Una questione culturale di rispetto dei non fumatori"

A proporre la modifica al regolamento comunale è stato Silvio Viale, il consigliere comunale Radinale

A Torino scatta il divieto di fumare all'aperto. O meglio, chi vorrà fumare all'aperto dovrà essere a un raggio di 5 metri da altre persone, a meno che prima non abbia ottenuto un consenso esplicito. È quanto previsto dalla modifica al 'Regolamento di Polizia Urbana' proposta da Silvio Viale e approvata dal consiglio comunale. Basta sigarette dunque nelle code, alle fermate dei bus, alle manifestazioni all’aperto, nei parchi e nei dehor. 

"Può essere considerata una misura sanitaria, ma è soprattutto una questione culturale di rispetto dei non fumatori e di buona educazione", ha spiegato il consigliere comunale Silvio Viale, "Sono lontanissimi i tempi i cui si fumava dappertutto, nei cinema, in ogni riunione e in tutte le case. Oggi persino i fumatori più incalliti non fumano a casa, ma vanno sul balcone, alla finestra o nel cortile. La misura contribuirà alla riduzione dell’impatto del fumo, che rimane la principale causa di patologie mediche e oncologiche, e favorirà un consumo più consapevole. Non è una misura proibizionista, perché regolamenta la libertà di fumare, che vale per tutti i tipi di sigaretta, anche per lo spinello. L’esplicito consenso non impedisce il fumo collettivo tra amici e in compagnia. Si spera che la misura possa aumentare anche la responsabilità verso l’abbandono di mozziconi dappertutto, che aumentano inquinamento e degrado". 

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