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Cronaca Borgo Vittoria / Via Villar, 25

Omicidio a Torino Borgo Vittoria: uomo ucciso a bastonate, ragazzo condannato a 25 anni

Aveva confessato dicendo di avere agito mentre era sotto l'effetto del crack

È stato condannato a 25 anni di carcere il 21enne Francesco Lo Manto, che il 10 luglio 2022 uccise a bastonate il 56enne Augusto Bernardi in via Villar a Torino dopo una lite scoppiata per una sigaretta, mentre era sotto l'effetto del crack. A inizio novembre 2023 la corte d'assise presieduta dal giudice Alessandra Salvadori ha giudicato l'imputato responsabile di omicidio volontario pluriaggravato, infliggendo una pena di poco superiore al minimo edittale (che è di 24 anni).

Il giovane è reo confesso e dal giorno dell'aggressione è detenuto in carcere. È comparso in aula poche volte e ha affidato la sua versione a una lettera consegnata dal suo difensore, l'avvocato Francesco Rotella, e letta dalla presidente nelle battute finali dell'istruttoria: "Da oltre un anno vivo con il rimorso di aver ucciso e rovinato la mia vita. Non intendevo farlo, ho avuto una reazione esagerata".

Per conoscere le motivazioni bisognerà attendere novanta giorni, ma di certo la corte ha escluso l'ipotesi della morte come fatto ulteriore, non preventivato, avallando la ricostruzione del pubblico ministero Patrizia Gambardella. Nel corso del dibattimento sono stati sottoposti a contraddittorio sia l'esito dell'autopsia, sia quello della perizia psichiatrica: il medico legale ha stabilito che la vittima è stata colpita più volte con un'asse di legno, mentre lo psichiatra ha escluso che Lo Manto fosse incapace di intendere e di volere mentre si accaniva contro Bernardi. A corroborare le risultanze dell'inchiesta poi sono stati i passanti, sentiti come testimoni.

Il ragazzo già nell'udienza di convalida del fermo aveva raccontato che quella notte il 56enne, invalido all'80% per problemi psichiatrici, era passato sotto il balcone del suo alloggio, nei pressi di piazza della Vittoria, e gli aveva chiesto una sigaretta. Era sceso in ciabatte e gliel'aveva offerta, ma l'altro avrebbe tentato di impossessarsi dell'intero pacchetto. A un certo punto, poi, il ragazzo aveva raccontato di essersi trovato senza cellulare e di aver pensato che a rubarlo fosse stato Bernardi. Perciò aveva reagito e si era accanito sulla vittima, lasciata riversa in mezzo alla strada. Lo Manto aveva trascorso i due giorni precedenti a fumare crack, una circostanza poi asseverata dagli esami tossicologici. Un'intossicazione che secondo il perito ha alterato, sì, le reazioni del ragazzo, ma non a tal punto da renderlo inconsapevole delle proprie azioni.

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