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Cronaca Chivasso

A Chivasso i funerali di Marco Conforti, l'uomo trovato morto nel bagagliaio a Torino Aurora

Gestiva alcune scuole guida nella zona a nord-est di Torino. La figlia: "Ciao papà. Per me sei sempre stato tante cose. Sei stato amore, salvezza, coraggio e debolezza"

Nel Duomo di Chivasso, venerdì 9 giugno, amici e parenti hanno detto addio a Marco Conforti, il 55enne di Castagneto Po il cui cadavere è stato trovato il 28 maggio 2023 nel bagagliaio della sua auto parcheggiata all'incrocio tra via Rovigo e strada del Fortino a Torino.

A dare l’ultimo saluto a Marco Conforti anche i colleghi dell'autoscuola con la divisa del consorzio, l'ex moglie, i genitori e i due figli. La figlia Carola, davanti ad una chiesa gremita, ha ricordato il padre: "Ciao papà. Per me sei sempre stato tante cose. Sei stato amore, salvezza, coraggio e debolezza. Oggi, se mi chiedono che cos'è l'amore rispondo che è dare senza ricevere niente in cambio come mi hai insegnato. Sei salvezza, perché ogni cosa con te si poteva risolvere. Sembravi forte, ma qualcosa ti logorava. Eri orgoglioso della donna che stavo diventando, con la tua stessa dolcezza e testardaggine. Per me sei stato ispirazione, forza e luce. Con te non si stava un attimo fermi, eri una botta di vita, la assaporavi come fosse il tuo piatto preferito. Avrei voluto avere più tempo. Mi hai donato grandi ali per raggiungere i nostri obiettivi che oggi sono i miei, io, Ricky e la mamma ti promettiamo di portare avanti ciò che tu hai creato".

Le cause della morte 

Ancora oggi non si sa come sia morto il gestore di alcune scuole guida nella zona a nord-est di Torino. L'autopsia ha chiarito semplicemente che non è stata una morte violenta: nessuno lo ha picchiato, strangolato, accoltellato o ucciso a colpi di pistola. L'esame non ha mostrato alcun segno di violenza, né ferite di alcun tipo, né segni di strangolamento o soffocamento. Non ci sono neanche segni evidenti di infarto o altre patologie cardiovascolari. L'unica cosa che può essere accaduta, a questo punto, è una morte per cause di tipo chimico: dall'avvelenamento all'overdose di droga. Ma per stabilirlo serviranno circa due mesi, ossia il tempo necessario per ottenere i risultati degli esami tossicologici sui campioni biologici prelevati.

L’inchiesta

Dal punto di vista dell'inchiesta, il reato che verrà contestato a chi ha chiuso il cadavere nel bagagliaio è l'occultamento di cadavere. Chi lo ha commesso, tra l'altro, lo ha fatto sotto lo sguardo di numerose telecamere presenti nella zona. L'ipotesi ora è che Conforti fosse con qualcuno quando si è sentito male ed è morto. Chi era con lui, evidentemente, ha preferito sbarazzarsi del corpo per evitare guai. Difficile che venga contestata l'omissione di soccorso a meno che si trovino testimonianze che Conforti fosse vivo e che potesse essere salvato.

+++Notizia in aggiornamento+++
 

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