A Torino c’è il primo ristorante italiano che serve vermouth alla spina
Si chiama ristorante Guarini e propone una cucina ispirata alla torinesità contemporanea con alcune suggestioni che rimandano alla Spagna
Torinese, è laureato in Storia e critica del cinema (Facoltà di Lettere, Università di Torino). Anni più tardi, è stato professore a contratto presso la stessa facoltà (Diploma Universitario Conservazione Beni Culturali). Giornalista pubblicista, dall'inizio degli anni '90 scrive (o ha scritto) di turismo e enogastronomia per La Stampa (TuttoDove, poi Tuttigusti e Il Gusto), Tuttoturismo, Gambero Rosso, Slow Food, Lonely Planet Italia e altre testate. Fra i libri pubblicati a tema gastronomico: Torino: ritratto di una capitale (Slow Food Editore), Langhe (Editoriale Domus). Collabora con Osterie d'Italia (Slow Food) e Maestri del Gusto (Camera di Commercio Torino). La passione per cibo, arte (scrive per Artribune) e cinema lo porta, appena può, a valicare le Alpi verso Francia, Svizzera, Germania e il resto d'Europa.
Si chiama ristorante Guarini e propone una cucina ispirata alla torinesità contemporanea con alcune suggestioni che rimandano alla Spagna
Mauro Camusso è il titolare della cantina piemontese L’Autin che ha deciso di dedicarsi alla professione di agronomo, insieme a quella di cavatore
Uno chef dei due mondi assicura le cotture alla griglia, tra tagli di carne, verdure e tapas. Fa da specchio il bar manager che ha studiato un’insolita cocktail list d’abbinamento
Sì, parliamo del Gavi. In un’area ai confini con la Liguria, c’è una storica vocazione al vitigno Cortese che ha reclamato con tenacia il suo posto nel mondo del vino