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Crisi Lear Grugliasco, via alla cassa integrazione. La Regione: "Pronti ad aiutare i lavoratori in ogni modo"

Tavolo a Roma al Ministero delle Imprese e del Made in Italy

"Come Regione siamo disponibili ad attivare qualsiasi misura possa sostenere la produzione e supportare i lavoratori". Così l'assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, a margine dell'incontro che si è tenuto oggi, giovedì 11 gennaio 2024, a Roma, nella sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per parlare della crisi della Lear di Grugliasco.

L'azienda componentistica di Grugliasco a febbraio 2023 aveva dichiarato 260 lavoratori in esubero su 420 totali. Al momento è stata prorogata la cassa integrazione.

"Siamo pronti ad accompagnare nuove progettualità, attivando misure già esistenti, ma anche definendone di nuove laddove ritenute utili per garantire la continuità lavorativa. Se Lear portasse nuovi progetti ribadisco la capacità di Regione di attivare in tempi brevissimi una formazione che possa accompagnare i lavoratori nel processo di re skilling e up skilling. La nostra disponibilità e il nostro impegno sono totali”, ha concluso Chiorino.

Al tavolo era presente anche l'assessore al Lavoro del Comune di Torino, Gianna Pentenero: "La notizia positiva riguarda l'avvio della cassa integrazione, finalizzata ad assistere i lavoratori e le lavoratrici insieme alle loro famiglie, che stanno attraversando un periodo di grande incertezza. Tuttavia, durante questo periodo, le istituzioni devono impegnarsi per sostenere l'azienda nella ricerca di soluzioni produttive che possano veramente garantire un futuro allo stabilimento torinese. Inoltre, è possibile e necessario incrementare le risorse destinate alle aree in crisi complessa per riorganizzare gli interventi di investimento e fornire nuovi strumenti di supporto per operai, operaie e famiglie. Infine, occorre che Stellantis torni a investire su Torino mantenendo le produzioni e incrementarle".

I sindacati: "L'azienda inizi a prendersi le proprie responsabilità"

Le rappresentanze sindacali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm erano presente all'incontro a Roma. All'unisono, le tre organizzazioni chiedono alla Lear "di non aspettare i risultati del tavolo di settore automotive aperto presso lo stesso Mimit, ma piuttosto di iniziare un confronto basato su ciò che già esiste e che è già nelle nostre disponibilità.

Purtroppo, la direzione di Lear oggi ci ha prospettato un quadro estremamente vago ed ha rinviato ancora a un ulteriore confronto fra qualche settimana. Lear vorrebbe aspettare le risultanze del tavolo automotive, ma si tratta di un approccio a nostro avviso sbagliato poiché il tavolo di settore affronta questioni di ordine generale e potrà migliorare le condizioni generali di competitività, ma per sua natura non riguarda crisi specifiche.

La direzione di Lear Torino ha già la responsabilità di aver perso importanti commesse e ora deve finalmente assumersi le sue responsabilità. Abbiamo avanzato precise proposte: passare al contratto di solidarietà per provare a sfruttare al massimo gli ammortizzatori sociali a disposizione, portare lavoro da altre realtà del gruppo che oggi sono più che sature e ricercare possibili diversificazioni produttive. Dobbiamo iniziare un percorso sufficientemente lungo e solido da traguardare la acquisizione di nuovi ordini, scongiurando il rischio di chiusura e di licenziamenti".

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