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Val Chisone Villar Perosa

Villar Perosa, posto di lavoro al sicuro per i dipendenti della Zf Sachs?

Sembra potersi risolvere positivamente la vicenda della fabbrica tedesca di ammortizzatori: abbandonerà la Val Chisone, ma per spostarsi in una nuova sede limitrofa e mantenere i dipendenti

Pare volgere al termine con - almeno - un mezzo sorriso la vicenda della Zf Sachs di Villar Perosa, azienda tedesca produttrice di ammortizzatori e forcelle che da mesi ha dichiarato l’intenzione di non voler rinnovare il proprio affitto presso il capannone in Val Chisone. Praticamente scontato ormai uno spostamento della fabbrica, ma in una zona limitrofa, così da salvare i circa 180 posti di lavoro degli attuali dipendenti.

La situazione si è resa insostenibile per l’azienda teutonica da quando la Stabilus, con cui divideva spazi e costi della struttura di Villar Perosa, ha chiuso i battenti. La Zf Sachs si è così trovata a dover sostenere da sola le spese prima suddivise in due, optando dunque per la ricerca di nuovi locali. E le proposte sono fioccate. Quelle ritenute più interessanti sono giunte da Buriasco, Frossasco, None e Scalenghe, tutti paesi entro un raggio di circa 20-25 km dalle attuali strutture. Alternative che permetterebbero di limitare i disagi per i dipendenti valligiani della fabbrica di ammortizzatori.

Si prospetta così una soluzione tutto sommato positiva per la vicenda, per quanto sia palpabile il malumore delle istituzioni villaresi. Ma almeno i posti di lavoro dovrebbero essere al sicuro. E’ per questa ragione innanzitutto che dalla Germania sono state accantonate le possibilità di uno spostamento dell’attività a Padova o addirittura in madrepatria, così come hanno poche chance le candidature di Villafranca Piemonte, Piossasco e Grugliasco.

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