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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Pinerolo, arrestato per aver aggredito padre e Carabinieri con una spada

Un 28enne affetto da problemi psichici ha tentato di uccidere il genitore con una katana, arma giapponese. Per fermarlo le forze dell'ordine gli hanno sparato due volte alle gambe

Credeva che il padre volesse rinchiuderlo in una clinica e per questo lo ha aggredito brandendo una katana, una spada giapponese: con questa accusa un 28enne di Pinerolo, affetto da problemi psichiatrici, è stato arrestato ieri sera dai Carabinieri dopo una violenta colluttazione. Per neutralizzare il giovane, che si è scagliato anche contro le forze dell’ordine ferendo il capopattuglia, è stato necessario sparargli due volte alle gambe. Il ragazzo è ora ricoverato all'Ospedale Civile “Edoardo Agnelli”: non versa in gravi condizioni ed è in attesa di essere trasferito nel carcere di Saluzzo.

Il protagonista del gesto è il figlio di una facoltosa famiglia pinerolese, assai conosciuta in città. Da tempo è seguito dai servizi psichiatrici di zona e, secondo quanto si è potuto ricostruire, a far scattare la molla è stato il timore che il padre volesse farlo internare in un manicomio. Ieri sera, dopo aver cercato di ferirsi nel corso di una crisi nervosa, si è chiuso nella sua stanza ed i familiari, temendo che stesse per uccidersi, hanno chiamato prima il 118 e poi i Carabinieri. Questi ultimi, nel tentativo di calmarlo e di convincerlo ad uscire, hanno finto di essere dei medici, indossando le pettorine dei sanitari.

All'improvviso, però, il 28enne ha lasciato la sua camera e si è messo alla ricerca del genitore impugnando in una mano una katana e nell’altra un pugnale. Ma i presenti, nel frattempo, si erano ritirati in un'altra stanza dell'ampia villetta. Il giovane ha così sfondato la porta e si è scagliato contro il gruppo: il capopattuglia dei Carabinieri, che si era frapposto tra l'aggressore e gli operatori del 118, ha ricevuto una pugnalata al torace, i cui effetti sono stati fortunatamente minimizzati dal giubbotto antiproiettile.

Uno dei militari, per placare il giovane, gli ha sparato alla gamba destra. Il ragazzo, però, non ha cessato nel suo tentativo di aggredire le forze dell’ordine finché non è stato ferito, all'altra gamba, da un secondo colpo di pistola. I componenti dell’Arma feriti nel corso della colluttazione, ricoverati per accertamenti, sono stati giudicati guaribili in circa dieci giorni.

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